Hanno Detto
«La FIFA regola i procuratori: ecco cosa succederà»
Oggi il Corriere dello Sport dedica spazio alle nuove norme che da ottobre andranno a regolare il lavoro degli agenti. La Fifa ha messo mano a una riforma 8 anni dopo la deregulation dei procuratori. Tornerà l’esame, ci sarà un limite ai mandati e uno stop al conflitto di interessi. Il quotidiano ne ha parlato con Andrea Bozza, counsel e head of football di Deloitte Legal.
IL POTERE DELLA FIFA – «Fifa ha il potere indiscusso di regolare i comportamenti dei propri membri e questo è chiarito da numerosi precedenti. In questo caso, l’organismo chiede alle società e ai calciatori di rispettare certe norme, che però indirettamente possono penalizzare un’altra categoria, come ad esempio quella degli agenti».
GLI AGENTI VOGLIONO IL RITORNO ALLA LICENZA – «Certamente, in questo modo si va a professionalizzare il ruolo. Gli animi si stanno scaldando in particolare sui tetti alle commissioni».
TROPPI COSTI – «Pensiamo alla Serie C. Rappresentando un calciatore che guadagna 100 mila euro lordi, quindi diciamo 50 mila netti, l’agente si mette in tasca 3 mila euro. Magari l’agente e il calciatore si trovano in due luoghi diversi. É evidente, allora, che i costi di assistenza sono superiori ai benefici. Tra l’altro quel 3% va successivamente tassato».
CONCENTRAZIONE DEL MERCATO – «La Fifa non si occupa della concentrazione del mercato. É evidentemente preoccupata dalla crescita dell’influenza di pochi agenti, questo sì».
I TETTI ALLE COMMISSIONI – «Sicuramente portano a un aumento delle compravendite e i continui cambi di casacca rischiano di minare il principio della stabilità contrattuale, che è fondamentale per i regolamenti Fifa. É anche vero che senza trasferimenti non si attivano i meccanismi di solidarietà che sono altrettanto fondamentali per sostenere il sistema. La Fifa ne vorrebbe di più, ma con agenti meno influenti. É un cane che si morde la coda».
LE COMMISSIONI PIU’ PESANTI – «La Fifa si è concentrata sulle poche situazioni che destano preoccupazione e le ha utilizzate per riformare l’intero sistema».