2014

La chance del Faraone: vietato nascondersi

Pubblicato

su

Rubrica Italia Anno Zero: Conte studia l’Italia ma arriva il vero test. Ecco la Croazia

ITALIA CROAZIA CONTE CONVOCATI – Nel precedente editoriale in tema nazionale si è dettagliato sul capitolo qualità, necessaria per avere la meglio su avversari più strutturati di Azerbaigian, Malta e della stessa Norvegia: Insigne, grazie alle ottime recenti prestazioni, aveva scalato le preferenze di Antonio Conte salvo poi rimediare la lesione al legamento crociato anteriore che lo terrà lontano dai campi per oltre cinque mesi.

LA COPPIA (CHE FU) DEL FUTURO – Non appena Mario Balotelli approdò in rossonero (sembra una vita fa ma è accaduto da neanche due anni) tutto lasciava ipotizzare che in tandem con El Shaarawy avrebbero fatto grande il Milan e conquistato le prime pagine dell’amata nazionale: forti, giovani, complementari per caratteristiche tecniche e fisiche, esplosivi e non da meno simboli di un’Italia multiculturale. Rinnovata dunque anche nella capacità di esaltare ogni valenza del suo variegato tessuto. Un progetto decisamente intrigante che però si è scontrato con l’amara verità dei fatti: gli alti e bassi del Mario nazionale e la devastante implosione del Faraone, perso nell’espressione del talento come nella convinzione nei propri mezzi. Ora, gioco del destino, sono rientrati insieme nella nuova Italia di Conte nel pieno dell’operazione qualità: saranno in grado di dare la svolta?

LE RISPOSTE – Nella sfida clou del girone che vedrà opposta la nazionale italiana alla temibile Croazia di Modric e compagni, El Shaarawy dovrebbe partire dalla panchina mentre Balotelli in mattinata ha lasciato il ritiro di Coverciano per un affaticamento agli adduttori: Conte punterà sull’oramai collaudata coppia Immobile-Zaza, occasione di collaudo che Balotelli ed El Shaarawy hanno buttato via in rossonero. Ma guardiamo avanti: si riparte da chi aveva garantito intensità e buona intesa di base, negli ultimi metri però è mancata varietà di soluzioni. Quella che può essere garantita soltanto dal talento. Tradotto: se le due attuali alternative avranno una possibilità – il Faraone già domani e Balo in futuro – dovranno sfruttarla a pieno. Il commissario tecnico è stato inequivocabile: al momento non esistono equilibri non sovvertibili. Le gerarchie sono tutte da costruire e le convocazioni di Balotelli ed El Shaarawy non sono arrivate casualmente: Conte sa di aver bisogno d’altro e che questo quid – peraltro con Insigne fuori causa – oggi può arrivare da loro più che da chi non è stato ancora chiamato in causa.

ALTROVE – Al momento sarà ancora 3-5-2: è questo l’impianto tattico che ha garantito a Conte i successi in bianconero ed è su tale architrave che l’attuale commissario tecnico vorrà incentrare il rilancio dell’Italia. In tal senso è interessante l’inquadramento tattico di Candreva: ala devastante nell’economia della Lazio, manca il corrispettivo in un’Italia che come detto va in campo con un assetto assolutamente diverso. Ed è proprio il 3-5-2 che sposta tutta la qualità offensiva sulle spalle delle due punte, lì dove abbiamo espresso qualche carenza di troppo. Dunque dove gioca Candreva? Difficile farne a meno considerando valore ed attuale stato di forma, ecco il ruolo di interno che magari non gli si addice in pieno ma che può fornire alla nazionale una nuova alternativa: un centrocampista che ha atletismo per coadiuvare la fase di non possesso e tempi d’inserimento per aggiungersi agli attaccanti. Un esperimento particolare: funzionerà? Conte studia la sua nuova Italia sul cammino che la separa da Euro 2016 e la Croazia è il test giusto.

Exit mobile version