L’Italia va e sfida il Brasile per eleggere l’anti-Spagna. Fenomeno Balotelli - Calcio News 24
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2013

L’Italia va e sfida il Brasile per eleggere l’anti-Spagna. Fenomeno Balotelli

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Partita sofferta ma arriva la vittoria: qualificazione archiviata, la nazionale di Prandelli lancia l’attacco ai sudamericani

Seconda partita del gruppo A della Confederations Cup 2013 e seconda vittoria per l’Italia che centra con un turno d’anticipo la qualificazione alle semifinali e attende l’ultima affascinante sfida con il Brasile per tentare l’assalto al primo posto del girone: soltanto una vittoria in tal senso può aiutare la squadra di Prandelli, il pareggio andrebbe a premiare i sudamericani in virtù del vantaggio accumulato nella differenza reti.

CON IL GIAPPONE UNA PARTITA DI SOFFERENZA – Dopo il deludente esordio con il Brasile la squadra di Zaccheroni si è parzialmente riscattata con una prestazione di elevata qualità in termini di proposta offensiva: il Giappone ha messo alle corde l’Italia per larghi tratti della gara, lasciandosi preferire sulla trequarti dove il lavoro di Kagawa ed Honda ha messo in enorme difficoltà le linee azzurre. La nostra nazionale non se l’è cavata meglio sulle corsie laterali, dove l’asse Nagatomo-Kagawa ha letteralmente sbriciolato la resistenza di Maggio e non è andata meglio sul lato opposto, dove De Sciglio è apparso in preoccupante confusione dopo una stagione ad altissimo livello. Problemi di assetto iniziale e non solo: in avvio la rete di centrocampisti schierata da Prandelli non ha funzionato né in interdizione né in costruzione, la correzione con Giovinco in luogo di Aquilani ha portato vantaggi in termini di profondità ma – a parte il non fallibile gol del definitivo 4-3 – non portato il peso che sembrava mancare già in avvio.

ECCELLENTE BALOTELLI – Nonostante un uomo che fa reparto da solo. L’evidente isolamento a cui è stato “condannato” il centravanti del Milan non lo ha privato della sua efficacia offensiva: Balotelli è stato fenomenale nel raccogliere palla spalle alla porta e ritagliarsi gli spazi per affondare la sua falcata e tenere sotto scacco l’intera difesa nipponica praticamente da solo. Un altro livello. E la statistica inerente ai calci di rigore diventa sempre più strepitosa. Si parlava di isolamento: Prandelli ha fatto di necessità virtù, dopo aver preso atto della condizione atletica poco favorevole – nelle sfide pre-Confederations contro Repubblica Ceca (qualificazioni mondiali) ed Haiti (amichevole) – ha optato per un assetto molto coperto. Disegno che non ha funzionato con il Giappone e solo in parte con il Messico: ad incidere è anche il momento non brillante dei difensori azzurri, massacrante la stagione di Chiellini e Barzagli.

CON IL BRASILE PER IL RUOLO DI ANTI-SPAGNA – La nazionale più forte del mondo attende di conoscere l’avversario potenzialmente più credibile – non solo in vista dell’attuale competizione ma anche per quanto concerne il grande appuntamento del Mondiale 2014 – dalla sfida di sabato prossimo tra l’Italia ed i padroni di casa del Brasile. E’ vero, mancano giocoforza dalla competizione realtà quali Argentina, Germania, Olanda e via dicendo, ma tra i vice campioni d’Europa ed il nuovo entusiasmante ciclo brasiliano è altamente probabile che possa eleggersi una credibile candidata ad insidiare quel trono spagnolo consolidato dai successi degli ultimi sei anni. Italia contro Brasile, Prandelli contro Scolari, Balotelli contro Neymar: il piatto è ricco e c’è soltanto da attendere, la certezza è che sarà grande notte di calcio.