2015

L’impagabile privilegio della Sampdoria

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Lotta Champions, la Sampdoria ha dalla sua la forza della spensieratezza. Scopriamo il perché

Nono monte ingaggi della nostra Serie A alla pari del Sassuolo, per intenderci, e quarto posto della classifica: oggi alle spalle realtà decisamente più attrezzate quali Napoli, Fiorentina, Milan ed Inter. Con le dovute proporzioni – insieme all’Empoli di Sarri – è la Sampdoria della pirotecnica coppia Ferrero-Mihajlovic la vera novità del campionato italiano.

ANALISI DELLA CLASSIFICA – A meno di inopportuni quanto ad oggi impensabili crolli di rendimento, la Sampdoria ha un piede e mezzo in Europa: la finale di Coppa Italia sarà affare di due tra Juventus, Fiorentina, Napoli e Lazio e stando così la classifica a dieci turni dal gong finale – Juventus 67, Roma 53, Lazio 52, Sampdoria 48, Napoli 47, Fiorentina 46, Torino 39, Milan 38, Inter 37, Genoa 37 (-1) – ai doriani basterebbe anche un eventuale sesto posto per accedere ai preliminari della prossima Europa League. L’attuale vantaggio di nove punti sul Torino e dieci o più sul resto delle concorrenti lascia piuttosto tranquilli ed impone una serie riflessione: perché non provarci? Sì, avete compreso bene: perché non sognare ad occhi aperti il colpo grosso del terzo posto?

LA FORZA DELLA SPENSIERATEZZA – Nella entusiasmante lotta scaturita per due posti al sole della prossima Champions League la Sampdoria è l’unica a non aver nulla da perdere. Vediamo perché: Roma e Napoli combattono ordinariamente con quel pericoloso circuito delle mal riposte aspettative iniziali e sono costrette a vivere questa rincorsa con lo spirito di chi è obbligato a centrare almeno l’obiettivo minimo che salvi la stagione, la Lazio ha approcciato alla contesa con la leggerezza della Sampdoria ma ora si ritrova con i fari puntati addosso ed un mancato podio sarebbe vissuto come una delusione – non nascondiamocelo – mentre la Fiorentina ha quella caratura maggiore rispetto ai blucerchiati che non le consente di accontentarsi di un piazzamento ordinario e sufficiente. L’unica reale spensierata è dunque proprio la Sampdoria di Ferrero e Mihajlovic: la doppia vittoria sul campo della Roma e contro l’Inter ha portato consapevolezza, alle spalle c’è il vuoto e davanti la chance di viversi un sogno. Il segreto starà nell’affrontare questo intrigante finale di campionato con la follia del principiante e tramutare questa leggerezza in un vero fattore.

CALENDARIO E CRITICITA’ – Gran parte delle ambizioni di Eto’o e compagni passeranno dai prossimi quattro turni di campionato: in ordine Fiorentina, Milan, Cesena e Napoli con le dirette concorrenti (rossoneri compresi) da affrontare in trasferta. Franchi, San Siro e San Paolo inevitabili termometri blucerchiati: per questa ragione ci si appellava alla follia, iniziare a pensare darebbe alla testa e probabilmente emergerebbero i reali valori degli organici che a questi livelli ancora non possono premiare la Sampdoria. Blucerchiati che per resistere nelle zone altissime della classifica hanno bisogno di incrementare la quota dei gol realizzati: il dato difensivo è in linea con la concorrenza – ed anzi migliore rispetto a Napoli e Fiorentina – ma fatta eccezione per la spuntata Roma formato 2014-15 la Sampdoria segna sensibilmente meno in relazione alla concorrenza, anche alle milanesi per intenderci, e dovrà inevitabilmente ingranare la marcia. Samuel Eto’o e Luis Muriel in tal senso cascano a fagiolo e sono attesi al varco: dopo le attese incomprensioni con il tecnico per il primo e la risoluzione dei guai fisici per il secondo, la piazza ora si aspetta il salto di qualità. Il grande salto per un grande sogno: quello di provarci, alle brutte si cade su un gran bel materasso.

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