2014
L’Atalanta cala il Jack: Cagliari battuto di misura al ‘Comunale’
ATALANTA CAGLIARI SERIE A SINTESI – Meglio di così non poteva andare. L’Atalanta vince la seconda gara consecutiva in casa, senza tra l’altro prendere gol, e vola a 24 punti in classifica. Gara, però, tutt’altro che semplice: un buon Cagliari tiene in mano il match nel primo tempo, nel quale, peraltro, colpisce tre legni, due con Ibarbo e uno con Conti. Poi, nella ripresa, Bonaventura timbra il gol vittoria, smarcato da un cross al bacio di Brienza.
PRIMO TEMPO – Ritmi alti sin dalle prime battute, con l’Atalanta che, animata dal proprio pubblico, cerca di andare all’assalto della porta rossoblù da subito. Sfiorando il vantaggio dopo nemmeno sessanta secondi: buona chance per Cigarini, che dal limite dell’area calcia altissimo. La pressione nerazzurra dura pochi minuti, però: i sardi iniziano a macinare il gioco e al sesto rispondono alla grande: azione personale di Ibarbo, che si libera del marcatore ai venti metri e scarica un bolide mancino verso la porta dell’Atalanta. Sportiello è battuto, ma la sfera si stampa sul palo. Ad una settimana di distanza, la Dea palese nuovamente il medesimo problema: grandi – o probabilmente enormi – difficoltà nel costruire azioni. Il Cagliari prova ad approfittarne, ma la sfortuna si abbatte nuovamente sugli uomini di Lopez: fuga di Ibarbo e sinistro di prima intenzione da posizione defilata, con la sfera che va a colpire nuovamente il legno della porta difesa da Sportiello. Spinti da un pubblico molto spazientito, i nerazzurri abbozzano una reazione: prima Pisano salva su Bonaventura, pronto ad appoggiare in rete un cross dalla destra di Maxi Moralez, poi Denis spreca un buon contropiede, sparando alle stelle dal limite dell’area. Non c’è due senza tre: intorno alla mezz’ora, Conti calcia da lontanissimo, andando a colpire l’incrocio dei pali esterno. La partita, complice anche una pioggia battente e il terreno pesante, cala d’intensità con il passare dei minuti, senza regalare più nessuna emozione. Si va al riposo sullo 0-0, un punteggio che sta stretto alla formazione rossoblù.
RIPRESA – Il secondo tempo inizia sulla falsariga del primo: l’Atalanta parte forte, con Bonaventura che di testa si divora il possibile gol del vantaggio. La novità, però, è che il Cagliari è scomparso, probabilmente rimasto negli spogliatoi: squadra lenta e irriconoscibile, se paragonata a quella scatenata scesa in campo nei primi quarantacinque minuti. Moralez spreca un buon contropiede, poi, intorno all’ora di gioco, lascia partire un tiro cross che attraversa tutta l’area di rigore senza che nessuno riesca ad impattare la sfera. E’ solo il preludio al gol, che arriva al 68esimo: cross di Brienza, spizzato da Moralez, e scivolata di Bonaventura a superare l’incolpevole Avramov. Il Cagliari, scosso dal gol, prova a reagire, ma fatica a creare occasioni: Murru e Cossu ci provano da lontano, Pisano con un colpo di testa, ma senza risultati. Espulso Ibarbo nel finale. Finisce uno a zero per i bergamaschi, che ottengono tre punti pesantissimi in chiave salvezza.