L'addio di Mou, i dubbi di Ronaldo...e Ancelotti alle porte! - Calcio News 24
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2013

L’addio di Mou, i dubbi di Ronaldo…e Ancelotti alle porte!

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Madrid. Ieri sera in conferenza stampa abbiamo assistito, con tutta probabilità, al canto del cigno di Mourinho nel Real Madrid. Con la Liga ormai persa da mesi e la Coppa de Re che al massimo farà da magra consolazione, ‘lo Special One’ ha preparato il terreno per il suo addio.  All’inizio ha provato a negare, dicendo che nessuna decisione è stata presa e che parlerà col presidente a fine stagione. Ma dietro l’insistenza dei colleghi spagnoli, che detto ‘inter nos’ non vedono l’ora che se ne vada, Mourinho ha ammesso che rimarrebbe per il club e per Florentino Perez. Ma, ha continuato: “È difficile per me lavorare e stare bene in un posto dove la maggior parte di voi” riferendosi ai giornalisti “mi odia”. Il rapporto di José con i media non è mai stato idilliaco nemmeno in Italia, ma effettivamente in Spagna non gliene perdonano una. Rispondendo poi a una domanda di un giornalista inglese, all’allenatore di Setubal è venuta nostalgia: “Lí molti mi amano, tifosi e anche giornalisti. Se mi devono criticare lo fanno, ma quando me lo merito sono tutti elogi”. Mou non chiude le porte a nessun club inglese, anzi: “Tanti tifosi di varie squadre mi amano, in particolare quelli del Chelsea”. Quando poi dice che è un onore aver allenato il Real Madrid, il club più grande e prestigioso al mondo e aggiunge anche “che io non sono un bambino e so camminare da solo”, non ci vuole molto per capire che la conferenza stampa alla quale abbiamo assistito è l’adieu di Mourinho. Ronaldo. Per quanto riguarda l’altro Portoghese, Ronaldo, il discorso è diverso. Cr7 ha ancora 2 anni di contratto col Real Madrid, ma le voci sono iniziate quando ha dichiarato di non essere felice. Come Mourinho, anche Cristiano viene criticato per i suoi atteggiamenti da presuntuoso. Ma c’è una differenza senza Mou il Real Madrid può vincere, senza Ronaldo bisognerebbe cambiare mezza squadra per tornare competitivi in Europa. Quest’anno infatti il rendimento di Di Maria, Higuain e Benzema non è stato all’altezza: anarchico e discontinuo il primo, poco prolifico il secondo, appesantito e fuori forma il terzo. Quindi come ha confermato ieri ai nostri microfoni Ronaldo rimarrà quasi sicuramente a Madrid. Pochissime, infatti, sono le squadre che se lo possono permettere: Manchester City, Chelsea, PSG, Bayern Monaco. Escludiamo il Bayern non credo che Guardiola voglia un’altra mezza punta (ha già Gotze, Muller, Ribery). Difficile un ritorno allo United, anche Ferguson lo ha ammesso. Rimangono i petroldollari di City, Chelsea e PSG, ma sarà dura che i ‘blancos’ accettino di perdere Ronaldo. Ancelotti. Inoltre Cristiano potrebbe avere la possibilità di giocare per Carlo Ancelotti, allenatore che quando sedeva sulla panchina del Milan nel 2007 rifilò ai ‘reds’ di Ronaldo un sonante 3-0. Si presume che Cr7 non sarà dispiaciuto di avere il Carletto nazionale al suo fianco, anzi. Già perché pare notizia ormai certa che Ancelotti sia il prescelto di Florentino. Alla stampa spagnola già sul piede di guerra in quanto italiano, e quindi per loro un difensivista, ricordo che Carletto come allentore ha vinto: 2 Champions League, 1 Mondiale per club, 2 Supercoppe d’Europa, 1 Campionato italiano, 1 Premier League (solo per citare i più importanti). Come giocatore poi, Ancelotti non solo era in campo nel famoso 5-0 del Milan di Sacchi contro il Real Madrid, ma si tolse lo sfizio di aprire le danze con un gol da fuori area. Vuoi vedere che, inconsciamente, è questo che fa ancora male ai giornalisti spagnoli di sponda madridista?