2009
Kuranyi, un altro “bidone”a Torino? Juve, colpo Grosso a Firenze. Tra Roma e Milan vince l’Inter!
Due estati fa i tifosi juventini sognavano l’arrivo di Xabi Alonso, che avrebbe dovuto far dimenticare i fallimenti precedenti di Almiron e Tiago.
All’improvviso spuntò invece il nome di Poulsen, il peccato originale costato il Paradiso bianconero a Ranieri.
Tuttosport all’indomani titolò “Purtroppo Poulsen”, i tifosi bianconeri accolsero il danese in ritiro con uno striscione che riportava testuali parole “Ridicoli, avete preso un altro bidone: Poulsen”.
Ricordando Almiron, Tiago e Poulsen ma anche Felipe Melo è giusto far notare che in tre anni la dirigenza juventina ha investito più di 60 milioni di euro alla ricerca di un regista di centrocampo ma è stata incapace di trovarlo. Pazzesco.
A chi pensa che la Juventus non vince più perchè le mancano i metodi “Moggi” basterebbe far notare solo questo. Di Moggi alla Juve manca solo la competenza.
Cosa c’entra però Kuranyi con Poulsen?
A quanto riportano le ultime indiscrezioni di mercato la Juventus sarebbe vicinissima ad acquistare il tedesco-brasiliano attaccante dello Schalke 04 a parametro zero garantendogli un ingaggio alla Poulsen ovvero superiore ai 3 milioni di euro l’anno.
E’ lecito in questi casi domandarsi come si possa garantire un simile compenso a giocatori che non spostano gli equilibri?
Si deve rimpiazzare Trezeguet? Bene anzi male perchè, per sostituire il cecchino francese ci vuole un Top-Player e non certo un giocare poco più che sufficiente come Kuranyi.
Il caso Amauri non ha insegnato ancora nulla a questa dirigenza?
E’ inutile sprecare soldi per acquisti di giocatori che non fanno la differenza, tanto vale lanciare i giovani e risparmiare i soldi da investire poi in acquisti di veri campioni.
Nel 2007 si fosse puntato subito su Marchisio non sarebbero stati bruciati 25 milioni di euro per gli acquisti inutili di Tiago e Almiron. Si fosse creduto un po’ di più in Nocerino non sarebbe stato necessario acquistare a peso d’oro Poulsen. Stesso discorso per Criscito e i “bidoni” Boumsong, Andrade e Knezevic.
A volte basta davvero poco. Basterebbe ad esempio che l’attuale dirigenza juventina si dimettesse subito per manifesta incapacità sportiva provata dai fatti. Ma questa è un’altra storia.
Moratti ci ha insegnato nei 12 anni di contrapposizione alla Triade bianconera che spendere soldi non serve a niente se non hai uno staff competente.
La Juve di Blanc sta ricalcando perfettamente le orme di quell’Inter che per anni è stata capace al massimo di sognare sotto l’ombrellone.
Se devi dare 3 milioni di euro l’anno a Kuranyi, tanto vale lanciare da subito Immobile e puntare ancora su Iaquinta, Amauri e un Trezeguet centellinato.
Mellberg, l’ultimo Cannavaro, Grygera, Salihamidzic sono tutti giocatori acquistati dalla nuova Juventus a parametro zero. Sono stati per caso dei grandi affari?
Spendere nulla per il cartellino ma regalare ingaggi faraonici è quanto di più sbagliato e sciocco si possa fare perchè poi di questi giocatori ipervalutati non te ne liberi nemmeno se falliscono. E chi se li “accatta” con certi ingaggi?
Intanto nel primo anticipo del sabato uno dei giocatori più bistrattati(anche dal sottoscritto)dell’ultima campagna acquisti juventina, Fabio Grosso, ha deciso l’importante sfida di Firenze che consente alla squadra bianconera di rimanere attaccata al treno per il quarto posto. Non una grande gara, ma quello che conta per Zaccheroni & C. è esser tornati da questa dura trasferta con in 3 punti in tasca. La Fiorentina è in evidente debito d’ossigeno tipico di chi non può competere a grandi livelli su più fronti ed aveva già la testa alla storica sfida di Champions contro il Bayern che l’attende in settimana.
Prandelli, uno dei possibili candidati per la panchina bianconera del prossimo anno, ha perso comunque un’importante ulteriore occasione per mettersi in mostra agli occhi della proprietà bianconera.
Partita accesa nel primo tempo dal goal a freddo di Diego e dal pareggio dell’ex Marchionni su clamoroso errore di Manninger, che però in precedenza aveva compiuto un assoluto miracolo su Gilardino.
Nel secondo tempo decisivo l’ingresso di Grosso al posto di un acciaccato De Ceglie ma non sarà certo questa partita a farmi ricredere sul terzino sinistro abruzzese che è riuscito a far rimpiangere ai tifosi juventini persino Molinaro.
Da segnalare gli importanti rientri di Iaquinta e Poulsen dopo tanto tempo. Un motivo in più per far sorridere Zaccheroni in vista dell’ultima parte di stagione che potrebbe anche regalargli il miracolo di una permanenza sulla panchina bianconera.
D’altronde da questa dirigenza è lecito aspettarsi di tutto e poi non capisco perchè se Zaccheroni fa bene non dovrebbe meritare di giocarsi le sue chance anche l’anno prossimo.
Tanto di certo con questa dirigenza un top allenatore alla Capello non verrà mai!
Nel secondo posticipo del sabato, pari senza reti tra Roma e Milan. Applausi per tutti all’Olimpico, ma gli unici a festeggiare sono quelli dell’Inter.
Clamoroso e decisivo l’errore di Huntelaar in Zona Cesarini. Era davvero più facile segnare che sbagliare! Mourinho sentitamente ringrazia.
Stefano Discreti