2014
Koulibaly: «Benitez grande allenatore, mi voleva a gennaio»
Il difensore continua: «È un grande allenatore»
KOULIBALY NAPOLI BENITEZ SAN PAOLO – È arrivato a Napoli solo quest’estate, ma è subito diventato titolare nella squadra di Benitez: Kalidou Koulibaly è stato richiesto proprio dal tecnico spagnolo. Il difensore ha parlato di questo e molto altro, ai microfoni di ‘Footmercato‘: «Il Napoli mi ha contattato a dicembre. Mi ha chiamato Benitez per provare a portarmi a Napoli già a gennaio, ma non ci riuscì. Mi sono detto che probabilmente il Napoli non avrebbe aspettato sei mesi, c’erano anche altri club e ho dovuto lavorare per convincere club e dirigenti. Siamo stati in contatto telefonico, e tutto si è concretizzato nei primi giorni di giugno. L’Italia è il paese ideale per un difensore, per imparare tatticamente. Ho parlato con la mia famiglia per passare al vaglio tutte le opzioni, ma abbiamo deciso in fretta. Sono contento di essere arrivato a Napoli».
CHE ALLENATORE – Koulibaly continua parlando di Benitez: «È un grande allenatore, ha vinto tanto, anche la Champions League. Per un giocatore è importante lavorare con grandi persone. Mi ha impressionato subito, sin dal primo giorno. Ascolta sempre ed ha la soluzione a tutte le mie domande. È un grande uomo, e io sto migliorando ogni giorno grazie a lui. Mi sono integrato, ho studiato l’italiano al liceo e quindi avevo già le nozioni basilari. Da quando sono qui ho imparato molto».
FALSA PARTENZA – Il difensore parla poi del brutto inizio di stagione della squadra, compreso il preliminare di Champions: «Abbiamo avuto un difficile inizio di stagione. Dopo l’eliminazione dal preliminare abbiamo subito un duro colpo, ma abbiamo comunque lottato per rialzarci. Considerando la stagione passata, meritavamo di andare in Champions. Abbiamo avuto brutti risultati, ma non con brutte prestazioni. A volte siamo anche stati sfortunati, ma lentamente stiamo risalendo».
CHE STADIO – Infine, un commento anche sul San Paolo e sui suoi tifosi: «Il tifo del San Paolo è fantastico, non l’avevo mai visto prima. Durante il preliminare col Bilbao i cinquantamila spettatori mi hanno fatto venire i brividi. Quando ce ne sono venticinquemila sembrano già molti, ma i miei compagni sembrano quasi delusi. Quando esco con la mia ragazza e la mia famiglia i tifosi mi fermano sempre per chiedermi del Napoli. Non posso andare in un posto senza scattare almeno una foto. Qua amano il calcio, ed è molto bello».