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Kouame: «Per Iachini gioco anche in porta! Sogno la Champions con la Fiorentina»

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Christian Kouame si è raccontato sulle pagine della Gazzetta dello Sport: queste le parole dell’attaccante della Fiorentina

Christian Kouame si è raccontato sulle pagine della Gazzetta dello Sport tra sogni e obiettivi da centrare con la maglia della Fiorentina. Le sue parole.

ETO’O – «Mi piace tutto di lui. È il mio idolo insieme a Drogba. Ha dovuto lottare molto per emergere, rappresenta l’Africa, incarna lo spirito di sacrificio. Vorrei rubargli l’istinto killer. E la sua innata capacità di segnare».

IACHINI – «Per lui farei il terzino come Eto’o? Certo. Se vuole sono pronto a giocare anche in porta. A parte le battute nel calcio di oggi bisogna adattarsi a tutto».

OBIETTIVI – «Il mio primo obiettivo è tornare prima possibile in campo. Poi vorrei giocare un giorno la Champions, perché no? Con la maglia della Fiorentina… Mi piacerebbe vincere qualche trofeo e giocare un mondiale con la mia nazionale».

PRIMO GOL CON LA FIORENTINA – «Sicuramente sarà un momento bellissimo. Qualcosa di liberatorio che dedicherò alla mia famiglia e a tutti coloro che in questi mesi stanno facendo di tutto per combattere questo terribile virus».

RIBERY – «Cosa mi ha colpito? Tutto. Mi sembra di sognare sapendo che presto mi allenerò con un simile fenomeno. Franck ha una fame incredibile, nonostante abbia vinto tutto».

CHIESA«È giovanissimo, ma già un campione, in pianta stabile in nazionale. Vive per il calcio, ha una forza straripante. Sarà un piacere giocare con lui».

VLAHOVIC E CUTRONE – «Ragazzi d’oro. Siamo ben assortiti nel reparto offensivo».

COMMISSO – «Cosa mi ha colpito? Tutto. Il suo attaccamento alla Fiorentina, ai calciatori, ci tratta come se fossimo tutti suoi figli. Ricordo la sua telefonata subito dopo il mio acquisto in cui mi ricordava che era rimasto molto colpito dal gol che avevo segnato a Marassi proprio contro la Fiorentina. Mi ha colpito anche la sua grande umanità. La raccolta Forza e Cuore si sta avvicinando ai 900 mila euro».

GENOA – «Cosa gli auguro? Prima di tutto di salvarsi. Mi è dispiaciuto molto non dare il mio contributo».

RIENTRO – «Ho lavorato duro, ma senza correre rischi. Quando rientreremo e lo staff sanitario mi visiterà e capiremo».

SCUDETTO – «Juve e Lazio se lo contenderanno fino all’ultimo. Anche l’Inter non è ancora tagliata fuori. Se si tornerà a giocare sarà un finale anomalo».

INTER – «Prima del Cittadella aspettavo quella chiamata, ma i nerazzurri mi avevano cercato quando il Prato aveva già dato la parola al Cittadella. Nessun rimpianto. Sono qui e sono felice».

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