2020
Kouame «Lukaku e Lautaro sono due fenomeni. Iachini? Un martello»
Cristian Kouame ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport in vista del match contro l’Inter. Le sue parole
Cristian Kouame ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport in vista del match contro l’Inter. Queste le parole dell’attaccante.
LUKAKU – «Lui ha tutto: forza fisica, velocità, capacità di far salire la squadra, grandi doti realizzative. Se proprio dovessi scegliere direi la sua grande capacità di difendere la palla. Praticamente è impossibile togliergliela».
LAUTARO – «La tecnica impressionante che abbina a una velocità di corsa e a una rapidità di esecuzione incredibili. L’argentino è davvero un fenomeno».
RITORNO ALL’INTER – «Se senza la rottura del crociato sarei potuto tornare? Non credo. Prima dell’infortunio stavo per andare in Premier ma, evidentemente, Firenze era nel mio futuro e sono contentissimo di essere qui ora. Penso che la rottura del crociato sia stata un segno del destino».
COMMISSO – «Non è importante, è fondamentale. Il presidente ci dà una carica incredibile e sa trovare sempre le parole giuste».
RIBERY – «Franck rende tutto più facile. Lui sa sempre dove trovarti, come trovarti e fa sempre la scelta più facile per il compagno e più pericolosa per gli avversari. Giocare con un fenomeno come lui non è una cosa che capita spesso. Ribery è sempre il primo ad arrivare, lavora tantissimo anche in allenamento, non molla mai un centimetro».
GOL IN CAMPIONATO – «Arrivare in doppia cifra sarebbe bellissimo. Ma quello che desidero è star bene, avere continuità e, soprattutto, aiutare la mia squadra ad ottenere risultati importanti».
CHIESA – «Sul mercato non voglio esprimermi. Su Fede posso dire che è un grande calciatore, capace di strappi incredibili, sa sempre come mettere in difficoltà le difese. Lo ha dimostrato anche nell’azione che ci ha regalato il gol decisivo contro il Toro».
IACHINI – «Un martello incredibile. Cura tantissimo la fase offensiva, insiste con noi sui movimenti giusti da fare per mettere in difficoltà le difese avversarie. Non vuole che molliamo mai nulla, nemmeno per un secondo».
IDOLI – «Eto’o e Drogba, che vengono dal mio Continente e hanno dimostrato che con il lavoro e la dedizione si possono ottenere risultati incredibili».
SCUDETTO – «La Juve è la squadra da battere, ma l’Inter si è rafforzata ancora e secondo me potrebbe darle filo da torcere».