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Kolarov: «Inzaghi vs Conte, ecco le loro qualità. Ho imparato tanto da allenatori italiani. Ma il più grande di tutti è stato Mihajlovic, mi manca tanto Sinisa»

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Le parole di Aleksander Kolarov, ex difensore ed attuale commissario tecnico dell’Under 21 della Serbia, sulla sfida tra Inter-Napoli

Commissario Tecnico dell’Under 21 della Serbia, Aleksander Kolarov è stato un giocatore dalle idee chiare, senza mezzi termini anche nelle dichiarazioni. Sul suo cammino ha incrociato tanti tecnici e ne ha parlato in vista di Inter-Napoli con La Gazzetta dello Sport.

COSA PRENDEREBBE DA INZAGHI E CONTE ALL’INTER«Da Inzaghi l’intelligenza e la furbizia nella gestione degli uomini e quel pizzico di buona sorte che spesso lo accompagna. Da Antonio la sua impressionante mentalità vincente».
GLI ALTRI TECNICI AVUTI«Al City prima di Pep, il ciclo è stato aperto da Mancini che è fenomenale nello scoprire i giocatori. Nella Lazio devo tanto a Delio Rossi. Alla Roma mi piaceva lo stile di gioco di Fonseca, aveva idee innovative. Di Francesco mi ha insegnato molto e merita più delle squadre che sta allenando ultimamente. Però ho anche due rimpianti… Non essere stato allenato da Spalletti e non poter parlare più di calcio con un mio ex Ct della Nazionale. Ma lui è fuori dalla categoria degli allenatori, perché per me e per tutti i serbi è stato molto di più. Porto Sinisa Mihajlovic nel cuore. E’ stato il mio mito da bambino, ho scelto la maglia numero 11 per lui. Ha influenzato la mia infanzia e mi ha arricchito come calciatore e come uomo. È stata una fortuna averlo nella mia vita e essere stato suo amico. A lui certamente avrei chiesto consiglio prima di accettare questo incarico di ct dell’Under 21».
SEMBRA DI SENTIR PARLARE MIHAJLOVIC«Non poteva farmi complimento migliore».

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