Schiaffo Keita: accordo con la Juve per il 2018, rischia un anno di tribuna

Keita-Juventus: accordo per il 2018. Il senegalese disposto ad attendere un anno i bianconeri, con la Lazio che potrebbe perderlo a parametro zero. Milan ancora alla finestra, ora è guerra di mercato

La guerra di  Keita Baldé è appena iniziata e, a questo punto, potrebbe non finire più. La trama di calciomercato che riguarda l’attaccante senegalese della Lazio è di giorno in giorno sempre più complessa. Un tassello alla volta, si sta per comporre un mosaico difficile da decifrare. Keita non ha firmato il rinnovo con la Lazio ed il suo contratto, in scadenza nel 2018, al termine della prossima stagione, è una specie di bomba ad orologeria pronto ad esplodere. Le altre due protagoniste della vicenda di mercato sono il Milan e la Juventus. Con i primi la Lazio avrebbe già un mezzo accordo (50 milioni di euro per i cartellini di Keita e Lucas Biglia), mentre i bianconeri avrebbero un accordo con il giocatore stesso. Proprio questo è il punto focale della questione: Claudio Lotito spinge per cedere Keita subito ai rossoneri, mentre il giocatore rallenta in attesa dei bianconeri.

Keita-Juventus: c’è l’accordo… per il 2018

Nel corso di un incontro tra il procuratore di Keita, Roberto Calenda, ed il direttore sportivo della Juve Fabio Paratici, l’altro giorno sarebbe stata raggiunta un’intesa di massima. L’attaccante della Lazio è convinto a trasferirsi in bianconero, ma la Juventus non farà, a differenza del Milan, nessuna offerta ai biancocelesti. Tradotto in altri termini: i bianconeri vogliono il ragazzo a parametro zero, dunque l’accordo col giocatore riguarda il 2018. Il senegalese, pur di accettare la Juve, potrebbe essere disposto a rinunciare subito al Milan ed aspettare un anno. Un anno che a questo punto rischia di diventare un calvario. La Lazio ha già minacciato la tribuna per lui (qui le ultime: Calciomercato Lazio: per Keita pronto il “piano Pandev”) e la Juventus, in ogni caso, non pare disposta a spendere ora per un giocatore in scadenza tra qualche mese. La guerra è guerra, ma ha sempre delle vittime.