L'agente di Keita: «5 bugie, 5 verità. La Juventus? Non voleva l'Italia» - FOTO - Calcio News 24
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2017

L’agente di Keita: «5 bugie, 5 verità. La Juventus? Non voleva l’Italia» – FOTO

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Le verità di calciomercato di Roberto Calenda. Il procuratore di Keita, su Twitter, risponde alle presunte bugie dei media riguardo alle trattative per tra l’ex attaccante Lazio, finito al Monaco, e la Juventus

Verità o bugia: non è il titolo di un quiz show, ma potrebbe anche esserlo. In realtà si tratta del “gioco” messo insieme da Roberto Calenda, il procuratore di Keita Baldé, nelle ultime ore. L’agente si è divertito su Twitter a smentire alcune delle, secondo la sua opinione, menzogne circolate tra i media negli ultimi due mesi, quando il suo assistito aveva di fatto rotto con la Lazio e pareva certo il suo passaggio alla Juventus (nonostante le offerte di Inter, Milan, Napoli e chi più ne ha, più ne metta). Alla fine, come tutti sapranno, Keita è finito al Monaco per circa 30 milioni di euro con una trattativa imbastita quasi all’ultimo che ha trovato però il pieno accoglimento della Lazio, intenzionata ad intascare proprio tale cifra per un giocatore che era in scadenza al termine della stagione. Dunque, ciò che era stato detto in precedenza su Keita, non corrispondeva a verità? Secondo Calenda sì. Da qui la necessità di rispondere per le rime.

Bugia numero uno: «Keita ha già l’accordo con la Juventus e rifiuta tutte le altre destinazioni». La verità di Calenda: «Keita per motivi professionali non accetta proposte dall’Italia e sceglie il Monaco». Bugia numero due: «Calenda vuole portare via Keita a parametro zero per prendere una commissione più alta». Verità: «Noi siamo per la correttezza e la professionalità. Abbiamo deciso di non usare l’articolo 17 (che avrebbe permesso a Keita di svincolarsi, ndr), di non andare a scadenza e di riconoscere il lavoro di tutti con una soluzione ideale sotto ogni punto di vista». Bugia numero tre: «Claudio Lotito vuole fare causa per estorsione». Verità: «Dopo due anni di lavoro, noi abbiamo portato a Lotito una delle più grandi plus-valenze della storia della Lazio». Bugia numero quattro: «Keita escluso dalla Supercoppa Italiana perché non sereno nell’affrontare la Juve, sua futura squadra». Verità: «Keita era serenissimo e infatti non è andato alla Juve». Bugia numero cinque: «Keita al Monaco, operazione chiusa a Cortina da chi?». Verità: la foto del senegalese presentato al Monaco con, di fianco, proprio Calenda stesso.

Negli ultimi giorni erano circolate voci non proprio edificanti anche sull’operato di Calenda stesso (leggi anche: Juventus: no di Keita per il rifiuto del procuratore), da qui forse la necessità di rispondere con un intero elenco dedicato alle voci, più o meno inventante, degli ultimi tempi. Adesso che il calciomercato è chiuso, almeno, tutto dovrebbe essere esaurito (speriamo anche le sparate via social). Rimane una verità di fondo, oltre a quelle personali e comunque legittime di Calenda: il fatto che una cosa non sia più vera oggi, non significa che non lo sia stata fino a ieri. Spesso il finale non racconta tutta la storia…

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