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Kean, il padre: «Stanno montando la testa a Moise. Storia dei trattori? Vi spiego»

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Moise Kean ha parlato del rapporto con il figlio e ha risposto ai suoi post sui social. Ecco le parole di Biourou Jean

Biourou Jean Kean, padre di Moise, ha parlato a La Zanzara del suo rapporto con il figlio e anche delle parole dell’attaccante della Juventus sui social: «Ho letto le sue parole ma non so perché parla in questo modo. Secondo me c’è qualcuno sotto, gli stanno montando la testa. Lui è un ragazzo tranquillissimo, non so perché parla così. La madre? Io ho la coscienza tranquillissima. Sono io che lo portavo agli allenamenti a Torino. Mi dispiace che sia andata così. C’è stato un disastro familiare ma queste restano cose private. Non lo vedo da 7 anni, mi dispiace, ma so che io amo lui e lui ama me».

Biourou Jean Kean ha parlato anche della questione relativa ai trattori e della Juve: «Io ho seguito il ragazzo, prima di andar via da casa lui era già alla Juve. Io lo accompagnavo agli allenamenti, all’Asti, al Torino e poi alla Juventus. Lui dice il contrario? Gli hanno montato la testa. La storia dei trattori? Sua mamma voleva portarlo in Inghilterra e la Juve mi ha chiamato per bloccare il ragazzo. Io ho chiesto, se lo blocco questa firma come padre, cosa mi date? Loro hanno risposto, basta che firmi e ti diamo quello che vuoi. o sono agronomo e sto lavorando al mio progetto e avevo bisogno di un trattore o un mietitrebbia per lavorare e mietere. E loro hanno risposto che non ci sono problemi. Messaggio a Moise? Ti voglio bene e mi manca. Io ti aspetto a casa per festeggiare i tuoi due gol nella Nazionale».

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