2018
Kean se queda: tutti i motivi della permanenza alla Juve
Contrariamente a quanto ci si poteva aspettare, Moise Keane è rimasto alla Juventus deciso a giocarsi le sue carte
Richiestissimo in Italia e in Europa ma alla fine è rimasto sotto la Mole. E’ stata una strana estate quella vissuta da Moise Kean. Il classe 2000 bianconero ha impressionato tutti gli addetti ai lavori per l’incredibile Europeo Under 19 con l’Italia che ha visto l’attaccante mettere a segno ben quattro gol. Dopo le sontuose prestazioni con gli azzurrini era lecito aspettarsi una bagarre sul mercato per accaparrarselo, invece, nulla di tutto questo. O meglio, c’è stata ma la Juve ha fatto orecchie da mercante. Le richieste in estate, come detto, non sono mancate, dal Marsiglia, al Monaco al Nizza fino ad arrivare al Leganes. Nessuna proposta, però, ha soddisfatto le richieste bianconere: cessione a titolo definitivo con recompra oppure prestito con diritto di riscatto e controriscatto.
Senza contare che il suo agente, Mino Raiola, ha pressato il suo assistito per lasciare la Juve e provare a fare una stagione da grande protagonista da qualche altra parte. Come ha magistralmente fatto con i baby talenti del Sassuolo Tripaldelli e Scamacca, finiti in prestito allo Zwolle. Kean ha rifiutato sin da subito la destinazione olandese, deciso a giocarsi le sue carte in bianconero anche se questo significherà guardare le partite dalla panchina piuttosto che giocarle. Kean, che resterà bianconero fino almeno a gennaio, ha una possibilità unica: allenarsi con uno dei calciatori migliori della storia del calcio. E fosse solo quello. Alla Juve il reparto offensivo è uno dei più trafficati e qualitativi d’Europa: Kean ha deciso di imparare da loro invece che trasferirsi in prestito. Una scelta che potrebbe rivelarsi vincente per il suo futuro.