La Juventus si sarebbe definitivamente convinta a concedere una chance in prima squadra al giocatore, ma Mino Raiola spinge per un prestito

Le ottime prestazioni delle quali è stato protagonista Moise Kean nella tournée americana hanno convinto la Juventus a puntare forte sul giocatore classe 2000. La delicata questione legata all’acquisto di Patrick Schick – che sembra aver trovato un accordo con l’Inter – ha dato modo ad Allegri di puntare forte su di lui, permettendo all’ivoriano nativo di Vercelli di esprimere tutte le sue qualità e le sue doti. La volontà della Juventus è, allora, quella di promuoverlo saldamente in prima squadra, almeno fino a gennaio, in attesa del recupero del croato Marko Pjaca, reduce dalla rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. La possibilità di concedergli minutaggio, come alternativa ad Higuain, in un ambiente che lo conosce alla perfezione, intriga non poco lo staff e la dirigenza torinese, soprattutto in vista di una stagione sicuramente lunga e logorante. Un’intesa, dunque, che accontenterebbe tutti, tranne l’agente Mino Raiola, che, dal canto suo, spinge per un’immediata cessione, che permetta al primo giocatore del nuovo millennio a segnare in Serie A di giocare con continuità. Lui preferirebbe inserirlo in un contesto più tranquillo e continuativo come l’Eredivisie: lo Zwolle e l’Ado den Haag sono state le prime squadre a farsi avanti, ma non solo. La Juventus, invece, se proprio dovesse decidere di cederlo, preferirebbe un campionato più competitivo come quello italiano e, anche qui, molte squadre hanno drizzato le antenne, Verona, Crotone e Bologna su tutte. La via di mezzo in questa ingarbugliata situazione potrebbe essere il ritorno della famosa clausola “alla Morata“: questa prevederebbe la cessione all’estero, ma non più in prestito, bensì a titolo definitivo – per una cifra tra i 18 e i 20 milioni di € – con l’opzione di “recompra” a favore della squadra torinese, fissata su una cifra leggermente superiore. Da qui al 31 agosto, ne sapremo sicuramente di più.