2012
Juventus, Zaccheroni: ?E? Conte il segreto. Italia..?
JUVENTUS CONTE ZACCHERONI – Volato a Dubai per partecipare al “Globe Soccer”, Alberto Zaccheroni ha parlato della Juventus: «Segreto del loro dominio? Conte. Gran bel martello coi giocatori. Ha inculcato loro la mentalità vincente e la cultura della vittoria, come nella tradizione del club italiano che ha conquistato il maggior numero di scudetti. Allora cominciamo a dire che Conte e la società hanno ringiovanito la squadra inserendo giocatori che non avevano mai partecipato alla Champions League e che hanno i cosiddetti “occhi di tigre”. Il precedente allenatore bianconero, Del Neri, aveva giocatori che si stavano avviando a fine carriera dopo aver vinto tantissimo e le cui motivazioni stavano scemando. Infine va considerato l’indebolimento e l’impoverimento della concorrenza: ai miei tempi c’erano le cosiddette 7 sorelle includendo il Parma di Tanzi, la Roma di Sensi, la Lazio di Cragnotti e la Fiorentina di Cecchi Gori. Oggi quante ne sono rimaste di quelle sorelle?», ha dichiarato a Tuttosport l’attuale ct del Giappone, che poi ha parlato delle sue esperienze sulle panchine italiane: «Beh, alla Juve sono giunto solo da traghettatore… La squadra a cui sono rimasto legato di più è l’Udinese, un’outsider, con cui ho vissuto tre stagioni indimenticabili che mi hanno permesso di farmi conoscere e apprezzare in Serie A e di meritarmi l’ingaggio al Milan. E’ per questo che ora ammiro la Fiorentina, squadra imbottita di giovani di talento che sta facendo benissimo».
Infine, una battuta sulla Confederations Cup, che vedrà impegnato il suo Giappone: «Sto lavorando per allestire una squadra sempre più competitiva. Il problema è che in J-League si gioca un calcio dai ritmi compassati, alla brasiliana, con troppi passaggi fra i difensori. Per fortuna 28 giocatori nipponici militano in Europa, soprattutto in Bundesliga. Io ho portato in Nazionale maggiore velocità e dinamismo. Quanto alla Confederations Cup, non sarò mai nemico dell’Italia, bensì un rivale sportivo. Non canterò l’Inno di Mameli così come non lo farò con quello giapponese, ma ascolterò le note di Fratelli d’Italia con grande attenzione e sentimento».