2016

Pogba: «Record in Italia, ora l’Europeo»

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«Deschamps? Mi fido di lui, in campo ci batteremo anche per lui»

Uno dei giocatori più attesi dell’Europeo è senza dubbio Paul Pogba, che lancia la Francia nella corsa per la vittoria del torneo in casa: «Far parte della Nazionale è un sogno, un orgoglio! So che ci sono tante persone a spingerci e io combatto per loro. Partecipare ad un grande evento come l’Europeo è bello, ma è grandioso disputarlo in casa. Sono convinto che la squadra possa superare la fase a gironi, ma non dovremo rilassarci troppo. Non ci sono avversarie che temo, perché dovremmo? E’ necessario concentrarci solo su di noi. Voglio vincere ed essere sempre il migliore in campo, fare grandi prestazioni per aiutare la squadra. Il gruppo è una famiglia e con Deschamps stiamo bene. Mi fido di lui, completamente. Mi dà consigli e se non siamo d’accordo si ferma a spiegarmi le cose. Ci batteremo anche per lui. Compagno di squadra più vicino? Zio Pat (Patrice Evra), ma anche il piccolo Grizou (Antoine Griezmann). Sono spesso con loro, ma sto bene con tutti», ha raccontato il centrocampista della Juventus a TV Magazine.

VITTORIE E AMBIZIONI – A proposito del club bianconero, Pogba ha commentato l’ultima stagione: «Ho imparato molto. Siamo partiti male e questo è strano, l’atmosfera nello spogliatoio non era la stessa, dovevamo fare di più per vincere e alla fine abbiamo vinto il quinto scudetto consecutivo e la Coppa Italia per la seconda volta di fila, un record!». Poi ha parlato di sé e in particolare del suo sentirsi normale nonostante le ambizioni lo portino lontano: «Non sono una star. Io gioco a calcio, sono una persona normale e rispetto tutti. Sono un uomo semplice, lo sono sempre stato e non voglio cambiare. Devo ringraziare per questo i miei genitori. Mio padre è molto onesto e siamo cresciuti dicendo sempre quello che pensiamo. L’ambizione mi aiuta ad andare avanti, ho sempre una nuova sfida davanti a me», ha spiegato Pogba, che ha concluso rivelando gli idoli a cui si ispira: Ronaldo, Ronaldinho, Kakà, ma anche Thierry Henry e Zidane.

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