2016

Juventus, Allegri: «Chelsea? Basta, il mio futuro è qui»

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Il tecnico si sofferma su Juventus – Napoli in programma domani

La Juventus è pronta ad affrontare il Napoli, domani sera, con la speranza di scavalcare i partenopei in vetta alla classifica e di dare ulteriore continuità ad un’impressionante striscia di vittorie. Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa, analizzando i temi della sfida: «Il Napoli sta facendo un grande campionato, sta dimostrando tutto il suo valore. Noi siamo sulla stessa linea dell’anno scorso, lo scontro diretto dell’andata è quello che fa la differenza. Il Napoli sta giocando discretamente, sarà una bella partita sia tatticamente che tecnicamente ma non sarà la partita che deciderà il campionato» ha esordito il tecnico.

NON SOLO HIGUAIN – Allegri si è poi espresso sulle pressioni che aumentano col passare delle partite: «Le pressioni? Ci sono ancora due allenamenti per valutare tutto, più si va avanti e più ci sono pressioni perché vogliamo raggiungere l’obiettivo finale, quello che conta. Noi dobbiamo avere serenità e nessuna ansia da risultato, sapendo che dobbiamo fare una grande prestazione per avere ragione del Napoli». Non mancano parole sull’insidia Higuain: «Higuain sta facendo il miglior campionato della sua carriera, con questa media arriverà a 40 gol. Ma non è solo un problema di Higuain, ci sono altri giocatori di grande levatura tecnica. Ormai le squadre si conoscono, da qui alla fine conta l’aspetto psicologico. Domani sarà una partita da tripla, dovremo essere molto bravi». Allegri ha sottolineato come, a suo dire, anche altre squadre potrebbero tornare il ballo per lo scudetto: «Non credo che le squadre che stanno dietro siano tagliate fuori». Ultime su Rugani e sul proprio futuro, smentendo le voci: «Rugani deve crescere e non deve avere pressioni addosso, come volete Rugani in campo poi lo criticate quando sbaglia una partita. Il mio futuro? Il mio futuro è qui alla Juventus, io sto bene e l’ho già datto. Non c’è nulla di vero di quello che si dice e che si scrive».

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