2015

Morata bacchetta la Juve: «Troppi cambi»

Published

on

Spiega: «Difficile assorbire le novità quando cambi 10 giocatori»

Non ha ancora giocato un minuto con la Spagna, ma Alvaro Morata sa che avrà le sue occasioni, anche perché Diego Costa e Paco Alcacer non hanno fatto granché. Quando ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport del big match Juventus-Milan non sapeva ancora nulla della strage di Parigi, era appena finita l’amichevole con l’Inghilterra: «Una finale, per il momento che viviamo e per la nostra attuale classifica. La squadra ultimamente sta vincendo e stiamo anche giocando meglio. La storia dice che è una delle sfide più importanti d’Italia e come arrivano alla gara le due squadre ha un peso relativo perché tanto noi come loro giocheremo a tutta», ha dichiarato l’attaccante spagnolo.

SCALATA – L’obiettivo della Juventus è fare tutti i punti possibili per risalire in classifica, oltre che passare agli ottavi di Champions League: «Considerando gli standard italiani la distanza che abbiamo da chi è in testa non è gran cosa, magari in un altro campionato i 9 punti peserebbero di più, ma in Serie A tutti possono perdere punti contro qualsiasi rivale e per questo sono sicuro che torneremo in testa. I tifosi hanno avuto pazienza con noi quando le cose non andavano bene, penso che ora ripagheremo la loro fiducia e le cose inizieranno ad andar bene», ha spiegato Morata, convinto che la Juventus abbia recuperato la fame di vittorie del passato.

AVVERSARI – Dovrà fare i conti con il 16enne Donnarumma, che ha soffiato il posto a Diego Lopez: «È una cosa inusuale ma di solito quando succede poi questi portieri restano tra i pali che hanno conquistato per 15 anni… Spero che Donnarumma faccia una grande carriera, però che tutto gli vada per il meglio dopo che ha giocato contro di noi. Diego Lopez? Non so se ha problemi fisici, non ho idea e non ho potuto parlare con lui però è certamente una situazione strana. Anche a lui auguro il meglio, però sempre a partire dalla domenica successiva a Juve-Milan».

CHIARIMENTI – In Italia sono rimbalzate alcune sue dichiarazioni nelle quali traspariva malcontento per la posizione che Massimiliano Allegri gli fa occupare in campo, ma Morata, che ha ammesso di non esser stato bene fisicamente, ha fatto chiarezza: «Non ho detto che non mi piace giocare sulla sinistra ma solo che da lì è più difficile far gol. Però il mio obiettivo è vincere titoli, non la classifica cannonieri. A che cosa mi serve segnare 25 reti e non vincere nulla? Io sono sereno e tranquillo, poi è chiaro che l’attaccante quando non segna viene criticato, però se mi si offre l’idea di chiudere la Serie A senza gol e vincere lo scudetto firmo qui, ora». Le continue riflessioni sulle partenze di Andrea Pirlo, Carlos Tevez e Arturo Vidal non disturbano Morata: «Quando se ne vanno tre giocatori di quella categoria, se le cose non vanno bene è ovvio che tutti si ricordino di loro però è altrettanto certo che se vinciamo un titolo importante i paragoni finiranno. Ma non dimentichiamo anche Giovinco, Llorente e gli altri: ci sono stati dieci cambi in questa squadra, vorrei vedere chiunque nella nostra situazione. È difficile assorbire tante novità, e non è normale che una squadra che arriva alla finale di Champions cambi dieci giocatori. Però i capitani sono lì e con loro anche tanti altri giocatori rilevanti che sono alla Juve da anni. Perché questa è la cosa più rilevante, che i nuovi sappiano cos’è la Juve. Ci siamo, ora manca solo una cosa: vincere».

ESPERIENZA – Morata ha parlato poi della carica dei senatori ai giovani bianconeri: «Alla Juve tutti cercano di aiutare. Ci sono tanti giocatori che hanno un bagaglio d’esperienza enorme, non solo i capitani o gli italiani, penso a Evra per esempio, uno che ha alle spalle un grande carriera e che nel calcio ha fatto tanta storia. Patrice è uno che parla tanto con me: abbiamo sempre più confidenza e se faccio qualcosa di sbagliato i cazziatoni sono più forti ma vanno accettati, mi servono per migliorare come giocatore. E come ho detto prima in queste settimane non stavo bene fisicamente mentre ora invece mi sento al top».

LE VOCI – Infine, sul futuro e le continue voci di un ritorno al Real Madrid, che vanta l’opzione di recompra: «A me l’unica cosa che interessa è giocare il più possibile nella Juve e vincere titoli, poi quello che si dice o non si dice non è un problema mio. Io sto benissimo dove sono e non penso a nessun altro club. Poi è vero che ci sono tante cose che non dipendono da me però ripeto, io alla Juventus sto bene e non ho intenzione di cambiare. Contatti da Madrid? No».

Exit mobile version