2016
Mandzukic: «Juventus istituzione, Allegri mi ha dato fiducia»
Il bomber croato: «Primi 2 mesi difficili a causa di un’infezione»
Il 2016 si presenta con una delle prime interviste di Mario Mandzukic sin dal suo arrivo alla Juventus. L’attaccante croato dei bianconeri, intervistato in patria da “Sportske Novosti”, ha rilasciato diverse dichiarazioni sul suo 2015 italiano, raccontando i motivi di una partenza a rilento della squadra e di egli stesso: «L’inizio è stato perfetto con la vittoria della Supercoppa Italiana e il mio gol alla Lazio, ma con due sconfitte ed un pareggio nelle prime tre di campionato sono nate immediatamente delle pressioni e tutta la negatività cadeva sulla squadra e su di me. Sin dalla prima partita di campionato, contro l’Udinese, mi son fatto male e un’infezione mi ha debilitato per lungo tempo, ero veramente disperato perché non mi era mai accaduto in carriera ma non ho detto nulla pubblicamente perché non volevo cercare degli alibi: ho preso antibiotici, il mio corpo si è debilitato e il dolore è continuato per circa due mesi, in più ho avuto un altro infortunio, al tendine, e un’altra pausa forzata».
IL MERCATO DI IERI – Prosegue Mandzukic: «Con la Juventus c’era già stato un contatto importante per portarmi a Torino prima del 2012, poi arrivò il Bayern ma era destino che finissi alla Juve prima o poi: ho molto rispetto, da sempre, per i loro senatori, Buffon era il mio idolo da bambino, conoscevo Barzagli sin dai tempi del Wolfsburg mentre con Chiellini ho avuto dure battaglie da veri uomini, conoscendo già molto del loro gruppo è stato ancora più facile per me accettare l’offerta bianconera. Allegri mi ha supportato e mi ha dato fiducia, mi è stato vicino nel momento difficile e questo è importante per me, significa moltissimo. La Juventus in Italia è un’istituzione, ovunque giochiamo ci sono sempre tantissimi tifosi, ciò che mi ha colpito è stata la reazione del club durante il periodo negativo: con la loro presenza agli allenamenti, sempre discreta e senza panico o confusione, hanno fatto capire la serietà della situazione ed è stato un invito al ritornare ai livelli che competono alla Juventus».