2015
Dybala: «Studio Tevez da un anno»
E sul rapporto con Allegri: «Nessun problema, bel lavoro con Morata»
Prestazione da applausi per Paulo Dybala, che contro l’Atalanta ha segnato, ha firmato un assist e si è pure procurato il calcio di rigore, fallito poi da Paul Pogba. A fine partita ha risposto a chi ha paragonato la sua prestazione a quelle di Carlos Tevez: «Beh, sì, ho giocato quasi trequartista, tra le linee. Ma la verità è che io, Tevez, è da un anno che lo studio… Vedevo ogni sua partita, la scorsa stagione. E quando ci siamo allenati insieme nel ritiro della nazionale, ho cercato di seguirlo il più possibile. Lui e gli altri grandi campioni della Seleccion, ovvio», ha dichiarato l’attaccante della Juventus.
ASPETTATIVE – Dybala ha parlato poi delle pressioni, legate anche all’investimento di 40 milioni di euro da parte del club bianconero, e del rapporto con Massimiliano Allegri: «Io non penso a cosa si scrive e si dice sul mio conto, io penso a cosa mi chiedono di fare i compagni e l’allenatore, con cui parlo spesso e mi confronto. Quanto alle pressioni e alle aspettative su di me, beh, posso solo dire che se fai parte della Juventus devi mettere in conto che la pressione c’è sempre. Stare in un grande club vuol dire anche questo. Zamparini? Mi vuole bene, mi segue con affetto, mi fa sempre dei regali. Ma che devo andarmene da Torino perché non gioco l’ha detto solo a voi, non a me (ride, ndr). Con Allegri non ci sono problemi, il mister prima della gara mi ha detto di stare tranquillo, e l’anno scorso con Morata ha fatto un bel lavoro. Ora godiamoci la vittoria: credo allo scudetto. Sì, un po’ mi dà fastidio che si parli sempre del prezzo del mio cartellino».
PRODEZZA – Infine, commenta la traiettoria strana del suo tiro che è valso il gol e il rigore: «Io volevo calciare sul secondo palo, poi la palla ha girato. Rigore? Paul ha preso la palla con fiducia, allora ho lasciato che battesse lui. Se se lo sentiva, era giusto che calciasse. Poi, puoi far gol o no, ma era giusto così».