2016
Deschamps: «A Pogba non chiedo i gol»
«Su Coman la Juve non ha toppato. Conte invece corre un rischio»
Ad EURO 2016 sarà il padrone di casa e, come tale, gli si chiede una sola semplice cosa: vincere. Didier Deschamps, attuale commissario tecnico della Francia, sa bene che tra qualche mese il compito che graverà sulle sue spalla sarà tutto, meno che leggero. Dalla sua però avrà un Paul Pogba in più: il centrocampista della Juventus è a tutti gli effetti un top player, uno che però andrà anche gestito in un certo modo, come spiega il c. t. transalpino. «È innegabile che sia seguito con attenzione, nonostante abbia 22 anni. Mi sembra gestisca bene la situazione, anche quando viene criticato per piccole cose – dice Deschamps – . Non gli chiedo di segnare tre gol a gara, ma di fare quel che sa fare. E gran parte delle cose le fa bene. Il resto può migliorarlo, come tutti. Ogni tanto serve ricordarglielo. Anch’io so essere duro quando necessario, per il suo bene. Ho molta fiducia in lui. E Massimiliano Allegri mi sembra faccia lo stesso». La stessa Juventus però ha perso Kingsley Coman, ora al Bayern Monaco: un errore?
DESCHAMPS: «COMAN? JUVE, NON HAI TOPPATO» – «Non è da tutti giocare come sta facendo in una grande squadra tipo il Bayern dove la concorrenza è feroce – racconta il c. t. francese – . Coman mi piace perché può stare a destra e a sinistra, è veloce, dribbla, crossa davvero bene. Ma non significa che la Juve abbia sbagliato: ha fatto una scelta. Il Coman di oggi è un altro giocatore rispetto a quello arrivato a 18 anni a Torino, dove si gioca anche in modo diverso rispetto al Bayern. E il Coman della Juve era diverso rispetto a quello che andò via da Parigi». Alla Juve, che vede come favorita assoluta in Italia al momento, Deschamps potrebbe consigliare l’ottimo N’Golo Kanté, centrocampista del Leicester City.
«CONTE, STAI RISCHIANDO» – Capitolo Europei: la Francia è alle prese con la grana Mathieu Valbuena vs. Karim Benzema («Ne avrei fatto a meno», dice Deschamps), ma resta tra le favorite, così come tutte le big europee, spiega il c. t. L’Italia, tra queste, è l’unica che avrà certezza di dover fare a meno del suo allenatore a fine rassegna. Antonio Conte andrà al Chelsea… «Un rischio? Ci sono precedenti positivi e negativi. Louis Van Gaal andò al Mondiale in Brasile che era già d’accordo col Manchester United e la sua Olanda arrivò in semifinale. Altre volte ci sono stati casi peggiori. Il rischio vero per Conte è che se poi le cose vanno male, la responsabilità sarà scaricata sulle sue spalle. Se invece andasse tutto bene, non se ne parlerà più – spiega Deschamps a La Gazzetta dello Sport – . La sua scelta è comprensibile. Fare il tecnico di club è diverso dal mestiere di c.t. Io sto bene nella mia funzione. Ma so che c’è una vita dopo la Francia. Un giorno pure io tornerò su una panchina di club. Spero non subito». Chiosa con una battuta: «Io c. t. dell’Italia? Sono impegnato, grazie».