2016

Chiellini: «Zaza sa di aver sbagliato»

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Il difensore della Juve sulle sue condizioni: «Bisogna anche recuperare»

Conferenza stampa a Vinovo per Giorgio Chiellini, che ha presentato “The Defender – Di testa e di cuore”, la sua prima social biography: «L’autobiografia classica non mi è mai piaciuta, soprattutto perché sono troppo impegnato a vivere il presente, ma mi è piaciuta l’idea di Mattia e degli altri ragazzi di eFanswer, l’interazione con i tifosi. Questo progetto parte da loro: abbiamo scelto le domande cercando di coprire un po’ tutti gli argomenti. Voleva essere una cosa leggera, ma può essere presa come spunto per chi conosce solo il calciatore e non la persona. L’ho riletta più volte e mi è piaciuta», ha dichiarato il difensore della Juventus.

LA FORMA – Chiellini ha parlato delle sue condizioni fisiche: «Ho un affaticamento muscolare all’adduttore, quindi abbiamo scelto di non rischiare, non mi sentivo di giocare. In questi giorni lavorerò con la squadra e poi valuteremo il mio impiego. Ho giocato tanto e comincio ad avere un’età, per cui ogni tanto bisogna anche recuperare».

MINI CICLO – Poi il difensore ha analizzato la prestazione contro il Genoa e presentato la sfida contro il Frosinone: «E’ abbastanza fisiologico non riuscire ad esprimersi al 100% in tutte le partite. Veniamo da un periodo molto intenso e abbiamo trovato un avversario in buona salute, che ci ha messo in difficoltà nella distruzione del gioco e non ci ha fatto giocare bene, ma non ricordo partite molto diverse da quella di ieri contro il Genoa. Abbiamo dato prova della nostra identità e questa è la cosa più importante. Non ha aiutato nemmeno il clima allo stadio: sembrava di essere a teatro, si sentiva la voce delle panchine e della gente vicino, ma è un segnale positivo vincere anche quando non si gioca bene. Ora abbiamo la partita più difficile di questo mini-ciclo: tanti pensano che rischiamo poco contro il Frosinone, ma bisogna stare attenti. Poi avremo due settimane complete per lavorare e recuperare giocatori»

I CONSIGLI – Infine, ha accennato alla corsa per lo scudetto e parlato della crescita di Simone Zaza, oltre a bacchettarlo per l’espulsione di ieri: «Meglio trainare il carro o inseguirlo? Non cambia niente, quello che conta è essere davanti a fine stagione. Siamo stati spesso davanti, dietro il primo anno di Conte, ma conta solo arrivare davanti alla fine. Zaza? Ho un buonissimo rapporto con Simone, è migliorato tantissimo, ma il suo più grande difetto è che è un “testone”, permaloso. Pur essendolo, ti ascolta e migliora. Ieri ha rianimato la squadra entrando, ma deve imparare a gestire alcuni momenti della sua partita. Deve stare qui e fare bene qui perché ha tutte le potenzialità per riuscirci. Deve stare tranquillo, affinarsi tecnicamente e caratterialmente. Alla Juventus hai attenzioni mediatiche diverse, responsabilità diverse. Sa di aver sbagliato e sono convinto che ci darà una grande mano, perché porta energia, tiene su la squadra, ha colpi importanti. Limitando l’eccesso di foga e agonismo, viene fuori la sua voglia di fare bene».

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