2015

Calciopoli: la Juve non molla | Panorama

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Agnelli ieri non ha fatto passi indietro: ecco la sua strategia

La Juventus non getta le armi su Calciopoli nonostante, per la prima volta dal 2006 ad oggi, ci sia da fronteggiare la minaccia di una pagamento vero e proprio dei danni alla FIGC ed anche all’ex patron del Bologna Giuseppe Gazzoni Frascara che avrebbe chiesto un vero e proprio maxi-risarcimento ai bianconeri da 30 milioni di euro (non 100, sottolinea il presidente bianconero Andrea Agnelli, come era stato inizialmente paventato). Al di là di tutto ieri Agnelli ha parlato degli Scudetti sottratti ai bianconeri come di “figli” lontani dai “genitori” che aspettano soltanto il momento di tornare a casa e che stanno soffrendo. Un paragone forte che però rende bene l’idea: al momento non ci sono novità di sorta dopo il deposito della motivazione della Corte di Cassazione, che non ha dato ragione ai bianconeri, ma nonostante questo la Juventus continuerà ad andare avanti per avere ragione.

CALCIOPOLI: LA JUVENTUS VA AVANTI – Come? Ottenedo una revisione del processo sportivo: è possibile, sì, perché l’articolo 39 del codice di giustizia sportiva prescrive che debbano passare non più di trenta giorni dal deposito delle motivazioni di Cassazione per ottenere la revisione presso la Corte d’Appello (le motivazioni sono state depositato lo scorso 9 settembre, il mese è già trascorso), ma non specifica che le decisioni in sé siano andate in prescrizione dal 2006 ad oggi. Per quelle, ha specificato Agnelli, non esiste prescrizione e si può ottenere, una solta volta, la revisione del processo a patto che però non emergano nuovi elementi utili. Dalle motivazioni non sono emersi, ma secondo il presidente bianconero, riporta Panorama, il fatto che non siano emersi dalle motivazioni non significa che non ci siano. Del resto anche il Torino chiede lo Scudetto del 1927

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