2016
Allegri: «Morata? Spero che il Real non lo riprenda»
Il tecnico bianconero intervistato a Sky: «BBC? In difesa i più forti al mondo»
Questa sera il tecnico della Juventus campione d’Italia, Massimiliano Allegri, è stato ospite a Sky Calcio Club, parlando della vittoria del suo secondo scudetto consecutivo con i bianconeri. Di seguito potete trovare le altre dichiarazioni rilasciate da Allegri (qui la prima parte): «La BBC ha giocato pochissimo insieme, dopo la partita contro il Sassuolo ci siamo guardati dentro e abbiamo capito come fare. In quel momento là vedevamo tutto negativo, ma lì avevamo perso per un solo tiro in porta: abbiamo ripreso dalle basi, innanzitutto ricordo che dissi alla squadra di essere una squadra che dobbiamo lottare per salvarci, dopo la gara con l’Empoli ho capito che eravamo sulla strada buona e giusta. Anche contro il Torino, fino alla fine, abbiamo cercato di vincerla. La classifica era brutta e dovevamo guardare gara dopo gara, cercando di arrivare a marzo a tre punti di distanza dalla prima, ma i ragazzi hanno fatto un cammino straordinario, credo che loro rimarranno nella storia, 25 vittorie su 26 son qualcosa di incredibile».
LE DICHIARAZIONI – Prosegue Allegri: «Hernanes? I calciatori vengono scelti insieme alla società e la fiducia è fondamentale, adesso si è calato nel nuovo ruolo davanti alla difesa, è intelligente, sa usare i due piedi, gioca sul lungo e sul corto, di testa va su sulle palle alte, è normale che abbia caratteristiche diverse da Pirlo. Con Marchisio fuori attualmente abbiamo lui e Lemina, ma paradossalmente il francese è meno bravo nella fase difensiva nel ruolo di schermo davanti alla difesa, non legge prima, ruba poche palle di intercetto».
BBC – Continua il tecnico: «La Juventus ha in difesa i giocatori più forti al mondo, non scordiamoci che la Juve ha perso Caceres che è un giocatore importante anche nell’uno contro uno. Lui gode nel giocare gli uno-contro-uno. Mandzukic è pericoloso, ha una forza e un motore che è diverso, è un giocatore che conosce il calcio, un ragazzo molto responsabile e si è sentito anche un po’ responsabile dell’uscita dalla Champions League, perché non era stato al massimo nei giorni prima della gara e non aveva iniziato da titolare. Evra è un calciatore straordinario, è uno che non sbaglia la partita, perché sono calciatori responsabili, vinci se hai questo tipo di giocatori».
MORATA – Infine, conclude: «Milan? Al terzo anno siamo partiti male e abbiamo fatto una grande rincorsa, insieme con la società, facendo un bel filotto perdendo solo una partita su venti. Ibra e Thiago erano andati via, poi invece l’anno dopo abbiamo avuto diverse difficoltà. Bisogna avere una società forte dietro, quando c’è la società tutto diventa più facile, i calciatori sentono queste cose e ci si infilano dentro. Morata? Speriamo che il Real Madrid non lo riprenda, lui è uno dei pochi calciatori al mondo che può giocare con tutti i giocatori di reparto offensivo. L’anno scorso è arrivato e tirava sempre in porta, a un certo punto Tevez ha iniziato a guardarlo un po’ di traverso. Essendo un ragazzo sveglio ha accettato il consiglio, però, poi non tirava più in porta e questo era un problema. Cavani è un giocatore diverso, da prima punta».