2016
Allegri: «Sarri non guardi in casa altrui»
Il tecnico della Juventus sul collega: «Sta facendo cose straordinarie»
Massimiliano Allegri non si fida di Gian Piero Gasperini, per cui richiama la Juventus in vista del turno infrasettimanale. Vietate distrazioni, visto che il duello con il Napoli sta entrando nel vivo: «Il Genoa ha buone individualità. Ha Pavoletti, che è cresciuto in ritardo, calcisticamente parlando, ma che si sta affermando e sta facendo cose straordinarie. E poi è sempre difficile affrontare le squadre di Gasperini: il Genoa dà molta intensità, ma noi dobbiamo vincere per cercare di non perdere terreno rispetto al Napoli», ha dichiarato il tecnico bianconero in conferenza stampa.
ROTAZIONE – Allegri ha parlato poi di turnover e scelte di formazione: «Dovrò valutare in allenamento come stanno tutti. Credo sia fondamentale avere una squadra che gioca con una buona intensità fisica e tecnica. Zaza? Cercherò di girare lui, Morata e Dybala in queste due partite. Domenica ho preferito non rischiare Zaza perché aveva preso un colpo in allenamento, ma è a disposizione. Bonucci sta bene, ho fatto recuperare Marchisio, che ora gioca di più perché nella prima parte della stagione non c’è stato. Hernanes? Sta bene, è cresciuto molto, si è calato nel ruolo, quindi è una valida alternativa. Pereyra? Dovrebbe fare almeno un’amichevole e cercheremo di organizzarla. E’ rientrato e sta discretamente bene: per noi è un acquisto importante».
CORSA SCUDETTO – Il tecnico toscano ha poi sfiorato i temi relativi al calciomercato, mentre si è concentrato sulla lotta per il titolo: «Il mercato di gennaio serve a colmare alcune lacune, ma la Juventus ha una rosa importante. La società si è mossa molto bene prendendo giovani per il futuro. Abbiamo recuperato quasi tutti, quindi pensiamo a quello che dobbiamo fare fino alla fine della stagione. Bisogna ragionare partita dopo partita e domani ne abbiamo una importante, da vincere. Abbiamo cinque punti in meno rispetto alla passata stagione. Il Napoli sta facendo cose straordinarie, ma il campionato è ancora lungo e ci vogliono molte vittorie per arrivare fino in fondo alla corsa scudetto. Mancano due-tre partite prima dello scontro diretto, dobbiamo pensare solo a vincere. Per raggiungere il Napoli prima dello scontro diretto devono perdere punti e noi dobbiamo vincere le due partite. L’importante è arrivarci con massimo due punti di distacco, poi vedremo. Ma secondo me le ultime sei partite saranno fondamentali per lo scudetto».
REPLICHE – Si passa poi alle considerazioni sulla Roma, al commento circa le dichiarazioni di Maurizio Sarri e ai confronti con Antonio Conte: «La Roma aveva già un’ottima squadra. Ha preso due giocatori importanti e uno, El Shaarawy, è stato già decisivo. Perotti è un altro giocatore importante. Tutte le prime cinque squadre in classifica saranno in lotta fino alla fine. Dichiarazioni Sarri? Credo debba essere contento di quello che sta facendo, perché è in testa al campionato. E’ inutile parlare di fatturato: il Napoli è un’ottima squadra, ha uno degli attacchi più importanti d’Europa, un ottimo allenatore, per cui non hanno bisogno di guardare in casa altrui. Confronto con Conte? E’ improponibile, perché Antonio è stato qui tre anni, ha vinto tre scudetti, fatto un record di 102 punti. Ci sono meriti suoi, dei giocatori e della società. I meriti non sono mai di uno o dell’altro, si lavora tutti insieme. Io mi confronto con me stesso, mi metto sempre in discussione. Abbiamo 12 giocatori nuovi e ampi margini di miglioramento, ma mi ha impressionato la crescita mentale di alcuni, anche giovani. Ne sono contento».
EUROPA – Infine, torna a parlare della sfida di Champions League contro il Bayern Monaco: «Ha una rosa straordinaria, per cui sarà un ottavo di finale bellissimo, ma noi dobbiamo lavorare per arrivare a giocare queste grandi partite alla pari. Le partite si possono vincere o perdere, ma bisogna arrivarci pronti. Vedremo a che punti siamo. Guardiola? Credo che non sia la prima volta che il Bayern Monaco annunci l’addio di un allenatore sei mesi prima».