Allegri: «Record? No, voglio i trofei» - Calcio News 24
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2016

Allegri: «Record? No, voglio i trofei»

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L’allenatore della Juventus suona la carica per il finale di stagione

Un bel passo in avanti per la Juventus, che contro l’Inter torna alla vittoria dopo due pareggi di fila. In conferenza stampa Massimiliano Allegri ha commentato la prestazione dei suoi: «Complimenti ai ragazzi per quello che stanno facendo, anche se non abbiamo ancora conquistato nulla. La stagione è ancora lunga, ma è stato importante vincere per tagliare fuori dalla corsa scudetto l’Inter e togliere un’altra vittoria da quelle che ci mancano per lo scudetto. La squadra ha approcciato bene la partita: abbiamo avuto diverse occasioni nel primo quarto d’ora, poi c’è stata un po’ di pausa e in quel momento dovevamo gestire meglio la palla, comandare di più il gioco senza prendere qualche contropiede di troppo. Hanno giocato con una bella intensità, grande spirito. Ora pensiamo a mercoledì, c’è da conquistare una finale di Coppa Italia e bisogna andare a Milano cercando di fare gol».

TURNOVER – L’allenatore ha parlato poi del cammino bianconero e delle condizioni di Giorgio Chiellini: «Un passo alla volta arriviamo in fondo. Siamo nelle tre competizioni e possiamo arrivare in finale di Coppa Italia per la seconda volta di fila, ma dobbiamo prepararci bene. Tutti stanno bene fisicamente, per cui ci saranno molti cambi per avere energie fresche. Inter a specchio? Me lo aspettavo, è una squadra solida e fisica, infatti ha sofferto la nostra velocità di giro palla. Chiellini? E’ uscito in via precauzionale, non so se ci sarà mercoledì, ma Rugani ha fatto una buona partita. Vedremo se recupereremo Marchisio per mercoledì, ma chi non ha giocato stasera sarà pronto per fare la partita e conquistarsi la finale».

STANCHEZZA – Poi analizza la prestazione di Paulo Dybala: «Quando si è giovani si ha voglia ed entusiasmo, ma meno esperienza nella lettura della partita. Ci sono momenti in cui sei stanco e, quindi, devi andare a cercare posizioni in campo per giocare. Dybala è stato molto importante nell’uscita, è l’uomo di raccordo, l’alternativa è Pereyra. E’ normale che accusi un po’ di stanchezza, ha giocato tantissime gare, ma cercherò di gestirlo al meglio e lui dovrà imparare a leggere e gestire meglio le partite, soprattutto quando siamo un po’ stanchi. Anche se noi siamo meno brillanti, gli altri non viaggiano meglio di noi».

LA STRADA – Infine, traccia il cammino da seguire: «A fine stagione non resteranno le 15 vittorie di seguito, né il record di Buffon, ma ci ricorderemo se la Juventus vincerà il quinto scudetto di fila, la seconda Coppa Italia consecutiva e magari la Champions… Bayern Monaco? Non è che bisogna far gol ad ogni occasione, ma bisogna essere più lucidi. Dobbiamo migliorare soprattutto sotto pressione. Nel primo tempo, nonostante il loro 70% di possesso palla, abbiamo avuto tre occasioni importanti e abbiamo difeso bene e ciò non è semplice considerando che fanno girare la palla a 120 km/h. Le partite però non sono tutte uguali».

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