2016

Alex Sandro: «Napoli e Bayern? Vinciamo»

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«Tutte le squadre si possono battere, soprattutto se sei la Juve»

Si è sempre confrontato con giocatori più grandi ed esperti, sin da piccolo. Ha posso i primi passi nel calcio da attaccante, quindi per prendere meno “botte” in campo Alex Sandro ha imparato ad essere veloce e abile nei dribbling. Il retroscena è stato svelato dallo stesso esterno della Juventus, che ai microfoni di Tuttosport ha raccontato anche l’importanza dell’esperienza all’Atletico Paranaense, che ha una delle strutture migliori in Brasile e cura in particolare la crescita dei giovani. Dopo un brevissimo passaggio in Uruguay, Alex Sandro è finito al Santos, a cui resterà sempre legato.

GIOIELLO – Lì ha giocato con Neymar, che ora usa come parametro di confronto per Paulo Dybala: «Credo che abbia i colpi di Neymar e che possa diventare come lui. Deve ancora crescere, ma è impressionante quello che riesce a fare. E poi è un ragazzo splendido, dovreste vederlo a fine allenamento: si ferma sempre ancora un po’ per migliorare la sua tecnica. Ha una grande testa e la mentalità del campione».

SACRIFICI – Poi ritorna a parlare delle sue origini e del debito che sente di avere con i suoi genitori, un ex infermiera e un ex dipendente di un supermercato: «Non mi hanno mai fatto mancare nulla e mi hanno sempre aiutato a portare avanti il mio sogno. E’ anche per loro che mi impegno al massimo, per rispetto dei sacrifici che hanno fatto per me e per il fatto che loro hanno lavorato una vita, mentre io ho la fortuna di giocare a pallone».

CAMPIONI – Alex Sandro, che ha rivelato di giocare alla Play Station online con Danilo e Casemiro del Real Madrid, oltre che con Neto, ha parlato poi del suo rapporto con Patrice Evra, con cui si contende il posto sulla fascia sinistra: «L’ho sempre ammirato, perché è al top da tempo. Qui ho scoperto la persona, che è eccezionale: siamo diventati amici. E’ lui che mi ha aiutato a capire cosa voleva l’allenatore ed è quello che mi carica di più. E’ un motivatore per tutto lo spogliatoio: capisce sempre quando c’è un giocatore che ha bisogno di un incoraggiamento particolare o di parlare». Il brasiliano poi allarga il discorso al gruppo: «Più che un giocatore mi ha colpito l’unità. Tutti stanno sempre insieme, ma ho un rapporto particolare con Neto, con cui ho giocato in Brasile. E’ paziente e felice di potersi allenare con Buffon, impara tantissimo da lui». Lusingato dai paragoni con Roberto Carlos, Alex Sandro prova a costruire la formazione dei giocatori più forti con cui ha giocato e finisce per stilare quella della Juventus: «I più forti li ho incontrati qui». Però consiglierebbe a Hulk di raggiungerlo: «Se mi chiedesse un consiglio un giorno, gli direi: vieni subito! Rogerio? Credo che abbia le qualità per giocare in Europa. E’ forte fisicamente, è tecnico… Ha un futuro, vedremo dove».

SENZA PAURA – Il pensiero vola poi alla sfida di Champions League contro il Bayern Monaco, che ha battuto quando giocava nel Porto l’anno scorso: «Tutte le squadre si possono battere, soprattutto se sei la Juventus. Loro sono una squadra di campioni, noi pure. C’è rispetto, conosciamo le difficoltà, sappiamo che possiamo vincere e giocheremo per vincere, soprattutto davanti ai nostri tifosi».

LA SFIDA – Prima, però, c’è il big match contro il Napoli: «Ho imparato una cosa qui: le partite si preparano tutte allo stesso modo, con la stessa concentrazione e la stessa determinazione. La mentalità della Juventus mi piace ed è semplice: una linea retta che porta alla vittoria, bisogna seguire solo quella. Motivazioni? Ci sono: se vinciamo, possiamo superare il Napoli», ha spiegato Alex Sandro, che ha definito difficile e tattico il campionato italiano e che considera preziosa l’esperienza bianconera e italiana per tornare nella Seleçao.

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