2013

Juventus, Trezeguet: «Provo tanto orgoglio, con Tevez…»

Pubblicato

su

JUVENTUS TEVEZ TREZEGUET BUFFON PIRLO – David Trezeguet è sempre un personaggio che fa scattare emozioni e batticuore per i tifosi della Juventus, e proprio lui ha fatto capire di essere ancora fortemente innamorato dei colori bianconeri. Il centravanti franco-argentino, intervistato per l’edizione odierna di Tuttosport, ha fatto capire di essere orgoglioso di aver rappresentato la Juventus, tanto in Europa quanto in Serie B.

ORGOGLIO CADETTO – «Sono orgogliosissimo di quanto ho fatto alla Juve e del rapporto splendido che ho creato con i tifosi – ha esordito Trezeguet . E’ tutto speciale. L’esperienza della Serie B? Io ci sono andato e non sono pentito. Anzi, con quel gesto io ed i miei compagni abbiamo guadagnato un rispetto importante da parte della gente. Un rispetto che per me vale come un trionfo.»

CHE TEVEZ – Trezeguet prosegue parlando del connazionale Carlos Tevez, fantasticando anche su una possibilità di giocargli vicino nell’attacco della Juventus: «Tevez è perfetto per la mentalità della Juve e per il gioco di Conte. Ha grande tecnica e non molla mai: un bell’animale. E’ stato un grande colpo, quello che i tifosi volevano. Ma quel che più conta è che campioni così tornino a cercare la Juve. Meglio lui o Higuain? Stanno facendo bene entrambi. Io preferisco Carlitos perché gioca nella Juve, la mia squadra del cuore. In bianconero gli auguro di vincere lo scudetto e la Champions: per squadra, società e tifosi. Un attacco con me e Tevez? Sarebbe una grande coppia. Tevez è ideale per giocare accanto a un attaccante centrale come me. Come caratteristiche tecniche Tevez e Llorente ricordano me e Del Piero.»

GIU’ LE MANI DA GIGI – In chiusura, Trezeguet difende il vecchio compagno e amico Buffon, ma solo dopo aver tessuto le lodi di Andrea Pirlo: «Per Andrea ho un debole calcistico, mi sarebbe piaciuto giocare anche con lui. L’altra sera, contro il Catania, mi è sembrato uno dei migliori: con la sua qualità trasmette tranquillità e fisicamente l’ho visto bene. Deve restare e continuare per il bene del calcio. Se ho sentito le critiche a Buffon? Sì e mi sono sembrate esagerate. Gigi resta il numero uno. Non l’ho sentito per telefono, ma quando verrò a Torino, a dicembre, sarà uno dei primi che saluterò.»

Exit mobile version