2013

Juventus, timore infortuni: squadra favorevole al rinvio

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Chiellini ha verificato le condizioni del campo, Proença ha deciso per il rinvio.

CHAMPIONS LEAGUE GALATASARAY JUVENTUS – Assolutamente contrari a proseguire la partita, i giocatori della Juventus ieri non riuscivano a stare in piedi sul campo del Galatasaray. Sarebbe stato rischioso proseguire la partita: l’arbitro Proença l’ha capito e ha rinviato la partita. L’allarme meteo però non si è spento, anzi le previsioni sono negative: dovrebbe nevicare ancora, ma l’UEFA farà di tutto per far concludere la partita, dato che lunedì sono in programma i sorteggi del prossimo turno. L’unico bianconero a tornare in campo per valutare la situazione è stato Giorgio Chiellini, che si è reso subito conto che non si sarebbe potuto giocare e ha fatto cenno a qualche compagno, che si affacciava all’ingresso del tunnel. La Juventus è poi rientrata in hotel, non più all’Edition, doveva aveva passato la notte ma dove era anche tutto esaurito, ma al Renaissance, in attesa di tornare oggi alle 14 in campo e ripartire poi immediatamente per Torino.

CLIMA “RAFFREDDATO” – L’amministratore delegato Beppe Marotta è rimasto alla Turk Telecom Arena fino all’una per partecipare alla riunione con i delegati UEFA e i dirigenti del Galatasaray: stamattina la riunione ricomincerà per fissare in via definitiva l’orario. In teoria il rinvio potrebbe essere un vantaggio per la Juventus, che non ha fretta di segnare e passerebbe il turno anche con un pareggio e perché affronterebbe un ambiente con molti meno spettatori a causa dell’orario lavorativo, ma la nuova dinamica potrebbe favorire anche la squadra meno forte. Nel gruppo di Antonio Conte c’è grande serenità, più preoccupata la squadra di Roberto Mancini, che giocherà in un orario lavorativo e senza il clima infernale promesso ai bianconeri.

SPECULAZIONI – Da stamattina spalatori in azione. Intanto ieri Sukru Ergun, vicepresidente del Galatasaray aveva precisato, come riportato da “La Gazzetta dello Sport”, prima della decisione ufficiale: «L’Uefa spinge per giocare alle 14, noi vogliamo le 15 per organizzare meglio la sicurezza. Con il campo era tutto ok, ma la neve era troppa e l’Uefa ha voluto evitare infortuni. Noi però volevamo continuare a giocare, ci stavamo riscaldando al coperto. C’è chi dice che non avevamo abbastanza personale: sono solo speculazioni». 

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