2015

Juventus, Tardelli: «Scudetto difficile, ok zona Champions»

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Continua: «La squadra ha riconquistato fiducia»

Juventus in netta ripresa dopo un avvio di stagione molto deludente. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex bianconero e campione del mondo 1982 Marco Tardelli ha fatto il punto della situazione: «Io ero uno di quelli che a inizio stagione pensavano che la Juve, nonostante i tanti addii, potesse lottare per il titolo, per questo la rimonta non mi sorprende. La Juve ha giocatori di qualità, ero convinto che prima o poi sarebbe venuta fuori. Vedo i bianconeri in corsa per la zona Champions, lo scudetto è un’impresa difficile. Il Napoli continua a vincere, la Fiorentina viene da due pareggi ma è sempre lì, proprio come l’Inter. Fiorentina e Napoli fanno divertire di più, ma i nerazzurri hanno una grande difesa. Non hanno un bel gioco però possono arrivare fino in fondo».

 

CONTINUA TARDELLI«Credo che all’inizio la Juventus non stesse bene fisicamente e in questi casi le difficoltà diventano anche psicologiche: se le gambe non girano fai fatica a fare quello che vorresti. Adesso la squadra ha riconquistato fiducia, Pogba si sta riprendendo e il rientro di Marchisio in mezzo è stato fondamentale. Pogba deve ancora fare il salto di qualità. Prima era tutto più facile, perché con gente come Pirlo, Vidal e Tevez sapevi che la palla prima o poi sarebbe arrivata. Adesso deve cercare di essere non il leader, perché la Juve ne ha già, ma il punto di riferimento. Prima o poi dovrà prendersi dalle responsabilità. Credo che Allegri abbia tenuta in mano la squadra nella giusta maniera. Dybala all’inizio non era lo stesso di oggi. Quando subentrava non era mai strabiliante. Adesso si è conquistato il posto e giustamente gioca sempre. Tevez fisicamente è più tosto, ha grande coraggio e forza fisica. E’ più goleador del Dybala di oggi, ma credo che Paulo possa diventarlo. Ha un grande futuro. Morata? Non ha importanza se sia giusto o meno tenerlo in panchina, l’importante è che chi va in campo abbia riscontri positivi, come è successo finora. Mandzukic non è un giocatore da 40 gol, ma è un giocatore importante a livello internazionale. Morata deve stare tranquillo ed essere intelligente: strafare non serve a niente, basta fare le cose semplici».

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