2012

Juventus, Tardelli: “Conte è come Trapattoni”

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JUVENTUS TARDELLI – Vice di Trapattoni sulla panchina dell’Irlanda, Marco Tardelli non ha smesso di seguire la Juventus, che ricorda molto proprio quella del “Trap”. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex bianconero ha parlato della rinascita bianconera: «Si somigliano tanto. Questa lotta, non lascia niente al caso e cura anche i minimi dettagli: Conte lavora come Trap. Quella mia Juve, la prima intendo, aveva però un grande centravanti: Boninsegna. Chi servirebbe? Dire Falcao è logico, ma troppo facile e, per le cifre in giro, impossibile. Dico Tevez oppure Aguero: sudamericani, adatti all’Italia, sbagliano pochissimo sotto rete. Tevez sarebbe perfetto. Bendtner è bravo, ma ha bisogno di tanti cross».

Tardelli ha poi parlato di alcuni giocatori bianconeri: «Giovinco? L’ho criticato spesso, ma ora mi sta smentendo. Sta facendo bene, si lancia bene negli spazi ma deve migliorare in campo internazionale. Perché in Italia è più facile: ne ho visti alcuni che sembravano fenomeni solo perché erano nella Juve. Pirlo? E’ unico e tutto il mondo lo vorrebbe. Non è sostituibile, come Platini. Il suo gioco gli consentirà di restare a lungo ad alti livelli. Però quest’anno c’è anche la Champions: non sarebbe umano se tenesse sempre lo stesso ritmo. Ma non è che se fermi Pirlo fermi la Juve… Comunque: se fermi Pirlo, spuntano Marchisio, Vidal, Vucinic. Non è il Milan che ha sofferto tre mesi senza Ibra: la Juve ha molte più soluzioni e gli avversari ancora non ci hanno capito molto. Pogba fenomeno? Andiamoci piano. Anche per il suo bene, meglio aspettare».

«Il problema è stato Milito: quando è stanco, soffre. Solo Zanetti non si stanca mai. Non gioca come Juve o Napoli, però è grintosa, corre, ha  Cassano e Guarin. Tutti si aiutano. In un campionato non ricchissimo può far bene. È in lotta con Juve e Napoli, per le altre mi sembra tardi», ha poi aggiunto sull’Inter, mentre su Del Piero e la società bianconera ha concluso: «Io l’avrei tenuto per rispetto e per quello che ha dato, anche se la Juve gli ha dato tanto. Sarebbe stato un rappresentante nel mondo. O l’avrei mandato via in altro modo. La Juventus ha fatto scelte forti e importanti e ha trovato l’uomo mercato. Io ho criticato Andrea Agnelli quando forse parlava un po’ troppo di scudetti: che si vincono, si sa, quando si parla poco. Ma sta facendo molto bene».

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