2015

Agnelli: «Ecco come cambiare il calcio italiano»

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Lettera di Agnelli agli azionisti: «Il calcio italiano così non va»

Quattro Scudetti, tre Supercoppe Italiane, una Coppa Italia e una gran crescita di risultati soprattutto in Champions League: il bilancio degli ultimi anni della Juventus di Andrea Agnelli è senza dubbio ottimo e lo stesso Agnelli lo ha detto in una lettera agli azionisti della Juve pubblicata poco fa sul sito dei bianconeri. «Solamente i grandi risultati danno accesso a grandi ricavi, ma solo con una struttura equilibrata e diversificata di ricavi si compete a alto livello» si legge nella lettera succitata.

BRAND – La rosa è stata rinnovata e anche a livello di merchandising con l’avventi di Adidas la Juventus ha cambiato molto consolidando il proprio sviluppo, come scrive Agnelli, ma ora la grande sfida viene con la gestione diretta del licensing e del retail e soprattutto nella capacità di raggiungere trecento milioni di fan nel mondo. Agnelli prosegue con una nota polemica: «Importanti esponenti del mondo del calcio vogliono essere considerati come una risorsa ma il calcio italiano, purtroppo, non sta trovando al suo interno le risorse umane per rimetterlo al centro del dibattito politico».

TRE TEMI – Ancora Agnelli: «Ci sono realtà che con furbizia hanno saputo creare il consenso di un sistema autoreferenziale. Nel frattempo, per cinque volte su sei edizioni, le squadre italiane qualificate al preliminare di Champions League hanno fallito l’obiettivo di raggiungere la fase final e i club italiani non hanno tenuto il passo coi competitor». Secondo Agnelli infine ci sarebbero tre macrotematiche da affrontare: «La creazione della seconde squadre oltre alla riforma dei campionati e la situazione degli stadi».

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