2012
Juventus, Secco: “Meritavo più rispetto. Con Del Piero mi sarei comportato diversamente”
JUVENTUS MODENA ALESSIO SECCO RANIERI FERRARA DIRETTORE SPORTIVO – Alessio Secco resta comunque legato alla Juventus dai 4 anni da direttore sportivo in bianconero. Il dirigente, oggi al Modena, ha parlato a La Tribù del Calcio su Mediaset Premium ripercorrendo gli anni in bianconero: “I miei detrattori dicevano che un d.s. non poteva avere l’ufficio stampa come palestra. Oggi tutto questo mi permette di avere una visione del calcio non settoriale e sono fiducioso sul mio futuro. All’inizio alla Juve ero solo a gestire una cosa enorme, una cosa che molti colleghi rifiutarono per non bruciarsi. Del Piero fu il primo a comunicarmi la sua disponibilità a restare e mi diede una mano anche nello spogliatoio. Dopo arrivò Buffon, il quale aveva le possibilità di andare ovunque ma facemmo un patto: lui mi disse che voleva restare ma voleva garanzie di competitività al ritorno in A. I giocatori che andarono via nell’Estate 2006? L’affare l’ha fatto la Juventus se vediamo il loro cammino di lì in avanti. I giocatori che non hanno funzionato ce li ho in testa, abbiamo fatto una promozione e un secondo posto in Serie A con l’Inter di Mourinho, che oggi non esiste più. La Juventus non ha una concorrenza del genere. Ranieri fece bene il primo anno e anche il secondo stava facendo bene ma ci siamo forse impauriti e abbiamo preso una decisione sull’onda emotiva della paura. Dal punto di vista dello stile fu una scelta non delle migliori.
La ferita ora si è chiusa, ma all’inizio quando andai via dalla Juve fu difficile. L’ultimo anno fu difficile da sopportare, per quella che è stata la mia storia alla Juventus credevo di meritare più rispetto nel modo. Forse con Alessandro Del Piero magari i tempi potevano essere diversi e concordati diversamente, io forse avrei fatto in maniera diversa. Luciano Moggi? Umanamente sono legato a lui a livello personale, perchè l’ho conosciuto bene ed è una persona diversa da quello che sembra. Se chiedete ai calciatori che hanno vinto nel biennio di Capello loro sanno di averlo vinto, ma se qualcuno decide diversamente non vale la pena fare una guerra di religione. Abbiamo riportato la Juve dove doveva essere, ci siamo tolti la soddisfazione di giocare in Champions League. Abbiamo compiuto qualche passo falso ma in buonafede”.