2020
Juventus, Repice: «Scudetto? Credo lo avrebbe vinto la Lazio»
Francesco Repice, celebre giornalista e radiocronista, commenta la stagione della Juventus e lotta per lo Scudetto prima dello Stop
Il giornalista e radiocronista Francesco Repice ha concesso un’intervista esclusiva ai colleghi di Juventus News 24. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni.
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JUVE – «La Lazio avrebbe avuto buone possibilità di vincere lo scudetto, è una squadra che campava di entusiasmo, stava giocando bene. Le cose le ho viste da Lazio e Atalanta. Dalla Juve mi aspettavo quello che è successo perché non è facile cambiare totalmente dopo 5 anni. La Juventus ha talmente tanti campioni che la partita le vince uguali. Credo che la Lazio avrebbe vinto il campionato, sono quelle stagioni in cui tutto ti gira bene. Avrebbe sfruttato l’onda positiva. Io sono un allegriano convinto. Io sono tifoso malato della Roma, non sono simpatizzante, sono proprio della Roma: per me si gioca a calcio per vincere le partite. Il resto interessa poco. Sono impazzito per certe cose ma per me si scende in campo per vincere le partite. Quelli che dicono che la vittoria deve arrivare attraverso il gioco, dicono un’ovvietà assoluta. La Juventus di Platini, quindi quella di Trapattoni, non emozionava».
DA ALLEGRI A SARRI – «Non giudico Sarri. Penso che sia un ottimo allenatore ma bisogna vedere che cosa si vuole. Tutte le scelte sono giuste ma deve arrivare il risultato. Se la Juve quest’anno non avesse vinto il campionato e fosse uscita dalla Champions, che casino sarebbe successo? A parte un anno che ha iniziato male, non è più successo».
LA JUVENTUS NON MUORE LETTERALMENTE MAI – «In determinati momenti lo dico perché è una squadra che ti dà l’impressione che tutto è possibile, che fino a quando il pallone rotola ci devi credere. Per me quello è spettacolo. Sul neutro di Parma, contro il Cagliari, Vidal che fa pressing su quello che cerca di impostare… Per me quella roba lì è estetica. Ecco cosa significa “Non muore letteralmente mai”. Sta perdendo a Milano contro l’Inter, la ribalta e la vince. Perché ha l’idea che fino a quando si gioca, si gioca per vincere».