Juventus, Pirlo: «Sogno la Champions. Conte deve restare» - Calcio News 24
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2014

Juventus, Pirlo: «Sogno la Champions. Conte deve restare»

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Il centrocampista: «Rinnoverò per 2 anni, daremo l’annuncio a breve»

PIRLO JUVENTUS – Andrea Pirlo rinnoverà con la Juventus. Il centrocampista bianconero ha parlato della stagione della Vecchia Signora e del suo futuro, queste le sue parole: «Vincere tre scudetti di fila è un’impresa memorabile ma forse non tutti se ne rendono conto perché il terzo anno la gente pensa che la Champions League sia l’obiettivo principale e quindi è distratta da quello. Tutti però devono rendersi conto che in Italia non è facile vincere, soprattutto tre titoli di fila. Quest’anno poi è storico perché possiamo superare i cento punti».

UEL – Pirlo ha poi affermato: «Nelle coppe non abbiamo ottenuto quel che volevamo, ci riproveremo l’anno prossimo anche se l’obiettivo principale quest’anno era rivincere lo Scudetto. E’ stato doloroso perdere così in Europa League ma dalle sconfitte si può imparare e ci riproveremo l’anno prossimo. La lezione che ci ha dato l’Europa è che bisogna stare sempre sul pezzo e concentrati, mai distrarsi e sottovalutare nessun tipo di avversario. A Lisbona dovevamo cercare di fare il secondo goil ma ci siamo deconcentrati e lo abbiamo preso. Al ritorno loro sono stati furbi nella gestione della partita, loro sono stati furbi e dobbiamo imparare».

RINNOVO – Pirlo ha aggiunto: «Il mio rinnovo verrà annunciato nei prossimi giorni. Ho trovato l’accordo su un contratto di due anni e aspettiamo solo il momento giusto per comunicarlo. E’ stata una trattativa non difficile, solo resa più impegnativa dai molti impegni ravvicinati, non avevamo il tempo di incontrarci ma la volontà era quella di prolungare. Non ho mai avuto dubbi e nemmeno mi sono guardato intorno. Non pensavo di rimanere 5 anni alla Juventus, questa diventerà la mia seconda squadra dopo 10 anni di Milan».

SOGNO – Su Conte e sulla Champions League: «Il mio sogno è quello di vincere la Champions League, ma non è facile e si vede anche dal fatto che squadre più attrezzate di noi come PSG e City non arrivano neppure alla finale. Serve fortuna e anche un progetto importante, che noi abbiamo dimostrato di avere. Adesso c’è un po’ di caos con Conte ma credo che si normalizzerà tutto, fa parte del calcio. Non mi sembra ci siano tensioni particolari e quindi le due parti decideranno per il meglio. Spero che Conte rimanga e l’ipotesi Milan per lui mi stupisce. Conte è un allenatore bravissimo che pretende e dà tantissimo».

COPPE – Ancora Pirlo: «Tornando alla Champions League la Coppa non è una questione di fatturato, l’Atletico Madrid ha un progetto che si basa su fondamenta solide e che lo ha visto vincere pure due Europa League e non è detto che vincere sia più facile per una squadra di soli campioni. Per vincere la Champions serve anche un poo’ di fortuna. Simeone era un trascinatore anche in campo, aveva la solita voglia di vincere e ha dei punti in cottato con Conte. Noi non siamo migliorabili in campionato, ma per quanto riguarda l’Europa dovrà pensarci la società».

MONDIALE – Sui giocatori impiegati al Mondiale Pirlo ha detto: «Non ho dovuto consolare Tevez per la mancata convocazione al Mondiale, lui stesso sapeva di non far parte di quel progetto da tempo. Spero per l’Italia che il momento di Immobile invece continui in Brasile, è in un gran periodo di forma. Balotelli? E’ un campione, potrebbe giocare in ogni squadra».

APPAGATI – Il numero 21 bianconero ha dichiarato: «Non c’è nessun giocatore appagato nella Juventus, c’è ancora tanto da vincere e la voglia non manca nella rosa, neppure a me e Buffon che abbiamo già vinto tanto. Giocare per vincere è l’unico fattore che gratifica. Io mi diverto e amo ancora questo sport, arrivo al campo contento e mi piace stare con i compagni ad allenarmi e giocare, quando verrà meno tutto questo penso che smetterò. Il calcio oltre a essere un lavoro è anche un divertimento».

CENTO – Pirlo ha proseguito: «Arrivare a 100 punti è un traguardo importantissimo per noi, non ci pensava nessuno a inizio campionato ma noi siamo stati fortissimi nonostante il pressing della Roma. Se non avessimo avuto una inseguitrice così, penso che qualcosa avremmo mollato lungo il cammino. La punizione col Genoa è stata fondamentale, la Roma non se l’aspettava, venivamo da un momento particolare e quella vittoria ci aiutò molto. Per le punizioni ho 4-5 modi di calciare, decido quale usare mentre piazzo la barriera; studio le punizioni su Internet o in tv e mi alleno una volta a settimana in modo specifico».

POGBA – Infine l’intervista a Tuttosport si conclude con qualche parola su Pogba: «Non ho consigli da dare a Paul Pogba, ha persone competenti che sanno aiutarlo. Rimanere qui gli darebbe l’opportunità di continuare a crescere nell’ambiente giusto anche perché rischia di arrivare col carico di una spettattiva rande per via del prezzo per cui è stato pagato. Se lo pagano come una punta poi vogliono un gol a partita ma non è quello il suo mestiere principale».