2013

Juventus, Pirlo: “Col Napoli è una sfida scudetto, anche se non decisiva”

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PIRLO JUVENTUS NAPOLI SCUDETTO – Andrea Pirlo, regista della Juventus e della nazionale italiana, è stato intervistato stamane da Repubblica. Ecco le parole del bianconero sulla sfida col Napoli: “E’ una sfida scudetto a tutti gli effetti, anche se non sarà decisivaNon la metterei tra le prime, le più importanti. Non è a fine stagione, non stabilirà delle certezze, dopo che l’avremo giocata ci sarà ancora spazio per qualunque genere di ribaltone. È una partita importante, ma non così tanto da circondarla di clamore. Siamo molto tranquilli e l’abbiamo dimostrato anche domenica contro il Siena. Sappiamo quello che dobbiamo fare venerdì, abbiamo il vantaggio di giocare a memoria dopo un anno e mezzo di lavoro e anche se abbiamo perso alcune partite dobbiamo stare ugualmente attenti e concentrati senza cali di tensione. Napoli? Adesso è più vicino a noi. Stiamo parlando di una squadra che ormai è nell’élite, che lotta per grandi traguardi e ha giocatori di primissimo livello. Noi siamo primi e loro secondi, sarà dura”.

il centrocampista ha poi proseguito: “Quest’anno siamo partiti con l’obiettivo di rivincere lo scudetto, dopo una stagione passata assieme c’era la consapevolezza di poterlo fare. Nel campionato scorso non c’era in preventivo nulla di quello che poi è successo, è arrivato tutto subito. Conte? È un grandissimo allenatore, ma se andasse all’estero dovrebbe imparare bene la lingua per farsi capire, perché per lui comunicare è molto importante. Ma sono sicuro che si imporrebbe anche altrove: la Juve è il suo habitat ma uno come lui vincerebbe ovunque. Champions? Ancora no, anche se siamo lì e allora tanto vale giocarsela. Ci sono squadre molto più forti di noi. Vedendo Real-Manchester non vedo squadre proprio così lontane no.  Ci sono squadre più forti ma per vincere la Coppa bisogna ancora pazientare.  Per quanto mi riguarda gli anni passano per tutti. Ma mi sento allo stesso livello della stagione passata, che è stata una delle mie migliori. La marcatura ad uomo nei miei confronti mi mette orgoglio: vuol dire che c’è un certa considerazione di me, io cerco di giocare lo stesso, vado in giro per il campo. Per il futuro per il momento non ho alcun tipo di programma”.

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