2017

Juventus e l’abitudine ai big match: 4-3-2-1 il vestito ideale?

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Bunker in difesa, spietata in ripartenza, in gol con l’ex Higuain: la Juventus che sbanca il San Paolo torna a Torino con molte certezze in più

Napoli-Juventus ha prodotto un verdetto: il campionato di Serie A è aperto più che mai a qualsiasi possibile sorpresa. Il Napoli, che iniziava lo scontro diretto del San Paolo con quattro punti di distacco dalla Vecchia Signora, aveva così un set point a disposizione per tenere lontana la Juve dalla vetta. Così, però, non è stato: vittoria bianconera per 0-1 grazie al consueto gol dell’ex Higuain (5 gol in 5 partite contro il Napoli) e Juve a -1 dalla vetta. Domani, invece, l’Inter di Spalletti potrebbe raggiungere il primo posto in solitaria battendo il Chievo Verona, prima di prepararsi per la trasferta dell’Allianz Stadium.

Ritornando alla partita di ieri, è la Juventus più del Napoli ad aver ritrovato certezze. Sopratutto in uno scontro diretto come quello del San Paolo. Se la fame e la concentrazione sembravano potessero essere le componenti negative per la vittoria del Settimo Scudetto consecutivo, così non è stato. Ciò che ha prodotto il match di venerdì sera, infatti, è una Juventus che si è mostrata una grande abitudinaria delle partite importanti, alla luce del cammino italiano ed europeo delle ultime stagioni. Ha pesato sopratutto l’ottimo inizio di partita, trovando il gol al 13′ con Higuain, ma non solo. In generale la squadra ha dato una prova di grande forza e di concentrazione, non concedendo nemmeno un gol alla capolista. Ieri, inoltre, il ritorno alla difesa a 4: forse l’assetto migliore nel vestito del 4-3-2-1, anche per l’assenza di Alex Sandro, ancora una volta in panchina per Asamoah. E, con un De Sciglio così, sembra esser tornato il bunker dei vecchi tempi: Olympiakos e Inter daranno altre risposte.

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