2014

Juventus, Montero: «Non ridarei quel calcione a Totti»

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Le dichiarazioni dell’ex difensore bianconero in vista del big match contro la Roma.

JUVENTUS ROMA MONTERO – Pronto a rimettersi in gioco dopo l’esperienza da procuratore, Paolo Montero tornerà in campo, ma da allenatore della squadra riserve del Penarol. L’ex difensore della Juventus, però, non ha dimenticato il suo passato bianconero: «Quando vengo a Torino, impegni permettendo, capita di andare a prendere un caffè con Antonio. Con lui come con Ferrara o Pessotto. Sono rimasti le stesse splendide persone di un tempo. In poco tempo ha bruciato le tappe: sono i fatti che lo dimostrano. Gap in Champions? La Juve è stata sfortunata nel girone. Più che alla gara di Istanbul, penso a quella di Torino contro il Real Madrid. Ero allo Stadium e i bianconeri meritavano di vincere. Il primo tempo poteva finire 3 a 0. Se ho salutato Zidane a Torino? Ci ho provato, ma arrivato davanti all’albergo del Real Madrid sono tornato indietro. Ci saranno state 4 mila persone. L’ho chiamato e gli ho detto: “Zizou, ci vediamo un’altra volta”. Ora che la Juve è fuori dalla Champions, mi auguro che Zizou e Carletto conquistino la decima Coppa Campioni della storia del Real. Zidane farà strada anche da tecnico: è un ragazzo carismatico e umile. Rimproverato da Zidane per qualche espulsione? Macché, Zizou si metteva sempre a ridere. Il più delle volte mi diceva: “Non sei mica normale”. Se Zidane, Del Piero o Inzaghi prendevano botte, io cercavo di fare giustizia con qualche entrata delle mie».

GIALLOROSSI – L’ex calciatore uruguaiano ha poi parlato della Roma tra retroscena e attualità: «Non ridarei più quel calcione a Totti. Purtroppo sono sempre stato poco diplomatico. Totti è come Del Piero. Fuoriclasse che i problemi li risolvono. Non credo che una vittoria della Juventus possa chiudere i discorsi scudetto. In ogni caso ci sarà ancora un girone intero da giocare. Però… E’ un’occasione importante, per la Juve: ha la possibilità di mollare un bel colpo al morale della Roma. Un successo sarebbe un messaggio pesantissimo a livello psicologico. Stupito da Garcia? Sono sincero: non lo conoscevo bene e mi sembra che in poco tempo sia riuscito a costruire una bella Roma. Strootman mi piace tantissimo, Pjanic ha grandi colpi. E in difesa è esploso Benatia. Meglio Benatia o Chiellini in marcatura? Forti entrambi. Chiellini si sta confermando e Benatia sta compiendo il salto di qualità. Ma non chiedetemi se ho individuato un “nuovo Montero”: in giro vedo tantissimi difensori più forti di me… Sono cambiate le regole, non i difensori. Quando arrivai in Italia, nell’Atalanta, non esisteva nemmeno l’espulsione da ultimo uomo. A noi difensori erano permesse più cose rispetto ad ora. Senza contare l’aumento delle tv e delle prove tv. Che sofferenza…».

LOTTATORI – Montero ha poi parlato di Vidal e Davids, due lottatori in campo: «Vidal non è solo un lottatore, è un fuoriclasse. Merita di stare nella lista del Pallone d’Oro, ma poi vincerlo con gente come Messi e Ronaldo è davvero dura. Qual è l’attaccante che ha sofferto maggiormente? Montella in un Juve-Samp con Menotti allenatore dei blucerchiati. Il compagno più strano? Davids senz’altro è una delle persone più particolari che ho conosciuto. Ragazzo fedele, umile ed eccezionale. Siamo ancora in contatto. Ma certe volte… Non dimenticherò mai un episodio. Uscivamo dallo spogliatoio del Delle Alpi, Edgar mi guardò e con estrema tranquillità mi chiese: “Contro chi giochiamo?”. L’avversario era il Piacenza. Era fatto così. Unico in campo, però: quella volta segnò e fu il migliore». 

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