Calciomercato Juventus, Moise Kean piace in Premier League

Calciomercato Juventus, il classe 2000 Kean piace sia all’Arsenal che al Manchester City: la decisione spetta al ragazzo che dovrà decidere con chi firmare il suo contratto da professionista. La Juventus resta un ambiente ottimale per la sua crescita, ma l’Inghilterra mette sul piatto buone offerte

Con la Juventus ha esordito in Serie A e in Champions League, solo due partite e la sua quotazione è salita alle stelle: stiamo parlando di Moise Kean, giocatore bianconero che potrebbe essere un valore aggiunto in sede di mercato per monetizzare ancora e realizzare una succosa plusvalenza. Si era messo in luce già all’epoca della Primavera come uno dei migliori talenti della sua generazione, classe 2000, ora sono tante le squadre che si sono messe in fila per accaparrarsi le prestazioni sportive del ragazzo che, cosa non da poco, deve ancora dimostrare quello che vale e che quindi potrebbe essere un acquisto in prospettiva ma anche un possibile rischio di mercato vista la quotazione che la Juventus gli ha attribuito.

KEAN E IL CONTRATTO: JUVENTUS O LA PREMIER LEAGUE? – Il quesito che si pone il giovane talento, assistito da Mino Raiola, è quello relativo al suo primo contratto da professionista: firmare con la Juventus e restare a Torino, scelta che sarebbe preferita dalla famiglia del ragazzo, oppure scegliere la destinazione inglese che, a quanto riporta il Daily Star, avrebbe due pretendenti disposte a pagare per averlo tra le loro fila. La sua valutazione è di 15 milioni, in prospettiva proprio in luce delle poche apparizioni in campionato, ma sia Arsenal che Manchester City sarebbero interessate ad avvalersi delle prestazioni sportive del ragazzo. Mino Raiola non fa mistero delle doti del ragazzo che avrebbero attirato l’attenzione anche all’estero: «Moise Kean è il nome da tenere d’occhio nel 2017 e non lo sto dicendo perchè sono il suo agente. Ha solo 16 anni, ma ha una determinazione che fa paura» il commento come riporta TuttoSport. Raiola potrebbe anche consigliargli di restare alla Juventus, ambiente che conosce e che comunque gli permetterebbe di crescere come professionista senza bruciare delle tappe fondamentali.