2014

Juventus, Marotta: «Conte come Ferguson. Marchisio e Pogba…»

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JUVENTUS MAROTTAGiuseppe Marotta, direttore generale della Juventus, è intervenuto durante il programma radiofonico Radio Anch’io Sport in onda sulle frequenze di Radio 1. Ecco le sue dichiarazioni in merito al record ottenuto dai bianconeri: «Dietro i nostri successi c’è molta fatica e lavoro che riguarda soprattutto i dettagli. L’artefice principale del cammino della squadra è sicuramente Antonio Conte».

LA SOCIETA’ – «Il mio ruolo? Io rappresento la società, ma accanto ad una grande squadra si nasconde sempre una grande club e per questo dobbiamo ringraziare la famiglia Agnelli. Ripeto, il merito principale è di Conte ma bisogna fare un applauso anche alla solidità della società. Nella storia la Juventus è sempre stata la squadra da battere e quindi gli avversari danno più del 100%. Credo che Conte abbia saputo trasmettere questa mentalità alla squadra aumentando così le motivazioni nei ragazzi».

FUTURO ROSEO – «Noi dobbiamo guardare avanti senza accontentarci e per questo c’è bisogno di programmazione e strategia. Considero Paratici uno dei migliori addetti allo scouting, e a lui vanno i meriti di trattative come quella di Berardi o altri giovani che stanno facendo bene in giro per l’Italia. Il nostro obiettivo è sempre quello di raggiungere i massimi risultati sportivi guardando con attenzione al bilancio, e se otteniamo certi risultato è grazie anche alle competenze dei singoli componenti della Juventus».

L’EUROPA – «Uno dei nostri obiettivi è sicuramente quello di arrivare prima o poi in fondo alla Champions League. Tuttavia, come già detto, bisogna raggiungere gli scopi senza stravolgere bilanci o creare crepe che non possono essere sanate. Si tratta di una sorta di legge economica che abbiamo deciso di seguire e proseguiremo su questa strada. L’obiettivo, comunque, sarà sicuramente quello di competere con le altre grandi d’Europa. Scudetto? Sarebbe un’impresa storica e non possiamo certo nasconderci».

IL MERCATO – «Marchisio? Non c’è nessun problema con lui, indossa la maglia della Juventus da quando aveva 8 anni e ama questi colori. Lo conosco bene e posso dire con certezza che non esiste nessun caso. Berardi? I rapporti con il Sassuolo sono eccellenti ma è azzardato dire che il giocatore sarà con noi il prossimo anno, ne riparleremo nei prossimi mesi. Pogba? Il nostro scopo è quello di consolidare il gruppo, non vogliamo venderlo ma certe valutazioni vanno fatte più avanti. Pirlo? La sua volontà è chiara, c’è ottimismo e a breve troveremo un accordo. Conte? Ha bruciato le tappe, il palcoscenico italiano forse gli sta stretto ma lui è alla Juventus e conosce la nostra voglia di crescita. Spero che possa diventare il nostro Ferguson».

LO SCUDETTO E IL CALCIO MODERNO – «La Roma a breve avrà dei vantaggi visto che dovrà pensare solamente al campionato e alla Coppa Italia. Noi e il Napoli sotto questo aspetto possiamo avere dei problemi, soprattutto tra febbraio e marzo. Ci sarà bisogno di allenamenti opportuni che si adatteranno inevitabilmente alle trasferte europee che affronteremo. E non dimentichiamo che abbiamo in gruppo tanti nazionali. I procuratori nel calcio moderno? Per quanto ci riguarda non abbiamo problemi, forse perchè siamo la Juventus. Le difficoltà del Milan? E’ un peccato per il calcio italiano, è una società importante e purtroppo in questo mondo si va avanti in base a dei cicli».

 

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