Juventus, Lichtsteiner: “Sognavo questo campionato. E ammetto: sono nervoso”

Il difensore bianconero Stephan Lichtsteiner incontra i ragazzi che militano negli Allievi nazionali, raccontando gli esordi sui campi da gioco, i sacrifici fatti e l’approdo nel massimo campionato: “Ho iniziato a giocare molto presto, a quattro anni e sono stato fortunato perchè il mio primo allenatore è stato mio papà . Di casa sono andato via però abbastanza tardi, intorno ai 14 anni, quando mi sono spostato a Zurigo. Quella “? racconta Stephan a Juventus.com – è stata un’esperienza importante per crescere, perchè di colpo ti trovi da solo, senza famiglia al seguito e senza i soliti amici. Non mi è mai pesata la lontananza però, perchè io volevo giocare e arrivare il più in alto possibile. Fino a 19 anni sono stato piuttosto impegnato, visto che mi allenavo, studiavo e lavoravo anche in banca. Poi il calcio è diventata la mia professione e lo scudetto è stato un bel successo, ma a me non bastava. Il sogno “? prosegue il difensore – era andare a giocare in campionati più importanti e alla fine ce l’ho fatta”

Una curiosità  sull’atteggiamento in campo: “Oggi mi vedete in campo e mi vedete spesso un po’ ‘nervoso’. A volte protesto troppo e mi lascio un po’ andare. Posso assicurarvi che una volta però ero ancora peggio. E’ sempre stato il mio carattere. Io dico in faccia quello che penso e questo a volte mi ha creato qualche problema. Tante volte ho anche sbagliato e allora ci si deve fermare, riflettere e capire i proprio errori. E magari poi cercare di scusarsi e di non ripeterli più”, conclude Lichtsteiner.