2009

Juventus, Krasic: “E’ un onore giocare in Serie A”

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Domenico Criscito ha ammesso di temerlo, tanti lo chiamano già  fuoriclasse, ma sicuramente queste prime battute in Italia da parte di Milos Krasic hanno lasciato il segno e fatto ottnere al serbo tanto rispetto dai suoi avversari. L’ex Cska Mosca, intervistato ai microfoni di Tuttosport in vista della sfida di martedì contro l’Italia, ha parlato di nazionale e anche di Juventus: “Chiellini e Bonucci? Sarà  molto strano affrontarli. Sapete che non ho mai giocato contro un mio compagno di club con la Nazionale. Ma sono sicuro che sul campo daremo il massimo tutti quanti. Spero che ‘Chiello’ non mi dia uno dei suoi calcioni se gli faccio un dribbling! Affrontare l’Italia è una sensazione meravigliosa e sono contento. Perchè al di là  del fatto che ora vivo in Italia, ho sempre ammirato il calcio italiano. Giocare davanti a un pubblico italiano e magari anche a qualche juventino di Genova è emozionante. Spero di giocare bene, voglio fare veÃ?­dere che sono un buon giocatore e che la Serbia è una buona squadra e siamo capaci di esprimere un bel calcio anche davanti al vostro pubblico e, magari, vincere. Quello italiano è uno dei migliori campionati del mondo. Sono così contento di aver scelto l’Italia! Non avevo dubbi quest’estate, ma adesso sono più felice di quanto pensassi. Voglio dare il massimo per la Juventus, per dimostrare ai tifosi e ai dirigenti che sono uno da Juve. E’ bello vedere così tanti giovani di talento in Serie A. Non è retorica davvero: è un onore giocare qui. L’emozione più forte? Potrei dire la tripletta con il Cagliari, ma la verità  è che la prima volta che hanno cantato il mio nome mi è venuta la pelle d’oca. Dal primo giorno ho sentito che mi sostenevano e da qual momento ho provato a restituire quello che mi hanno dato. Sono veramente grandi. Li sento anche nelle partite in trasferta, sono incredibili. Quando cantano il mio nome…non so come dire, in serbo c’è un espressione: mi sento delle ali che spuntano sulle spalle. Posso volare in quei momenti. Alla Juventus bisogna pensare di non essere inferiori a nessuno. Siamo la Juventus, la squadra con più scudetti in Italia. Ora l’Inter è a un livello superiore e dobbiamo rispettare quello che hanno fatto la scorsa stagione. Ma noi siamo giovani, abbiamo tante ambizioni e una dirigenza che ama la Juventus e per cui la Juventus è la vita. Siamo all’inizio di un ciclo: abbiamo bisogno di tempo, ma torneremo al top non solo in Italia, anche in Europa”.

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