Vecchie e nuove ruggini con Jorge Mendes rischiano di compromettere i piani della Juventus in sede di mercato

Contende a Mino Raiola il titolo di procuratore più potente del mercato internazionale ma, a differenza del primo, Jorge Mendes con la Juventus ha un rapporto tutt’altro che buono. Lo si è capito quest’estate, quando l’inserimento dell’agente portoghese, in ottimi affari con il Monaco, ha fatto decollare la trattativa lampo che ha portato Keita nel Principato, mandando all’aria tutta la strategia bianconera per arrivare all’attaccante della Lazio.

Le prime schermaglie, però, come ricorda calciomercato.com, risalgono al 2014, quando Jorge Mendes non rispettò la parola data a Marotta e Paratici, che già immaginavano Radamel Falcao con la maglia della Juventus. In quel caso ad inserirsi fu il Manchester United, ma Mendes confermò di non tenere in maniera particolare ai rapporti con la Juventus anche lo scorso anno, quando spinse Andre Gomes al Barcellona anziché a Torino.

Un rapporto che proprio non decolla, così come le trattative tra gli assistiti di Mendes e la Juventus. Anche quest’estate l’interessamento per William Carvalho, Garay, Cancelo e Renato Sanches si è tradotto in un nulla di fatto. A conferma che tra la Juventus e Jorge Mendes la scintilla giusta non è mai scoccata. Servirà tutto il buon senso della dirigenza bianconera per comprendere che questa faida alla Juve non può che creare danni.