2009

Juventus, il giovane Marrone scalpita

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La Juventus ha da sempre un settore giovanile che sforna talenti italiani di ottimo valore, ma raramente questi riescono ad imporsi con la maglia bianconera. Forse la troppa pressione o la voglia di “strafare” condiziona la carriera di alcuni, altre volte alcuni gioielli si “perdono” per motivi inspiegabili. C’è però un ragazzo che nelle ultime settimane si è messo in evidenza, grazie anche ad un ottimo Torneo di Viareggio svolto e vinto dalla compagine bianconera e dai diversi infortuni in prima squadra che hanno costretto Zaccheroni a pescare tra i Primavera. Si tratta di Luca Marrone, centrocampista tuttofare e particolarmente duttile che ai microfoni di Tuttosport ha detto: “La tifoseria mi vorrebbe in campo? I tifosi ce lo dicono quando ci incontrano, quando venÃ?­gono a vederci con la PrimaÃ?­vera, dopo il Viareggio: io mi sento pronto, ora. Zac lo sa: gli do il massimo e aspetto l’occasione. E’ difficile giocaÃ?­re in una squadra come la Juve, ma io ci provo. Mi soÃ?­no già  tolto una bella soddiÃ?­sfazione ad essere inserito in pianta stabile nel gruppo, la convocazione nell’Under, il ritiro da protagonista. L’anno è lungo e da qui a giugno capiterà  il mio moÃ?­mento. Sono stato anche un po’ sfortunato: senza inforÃ?­tunio, avrei giocato di più. E non perdo d’occhio lo slam con la Primavera: il secondo Viareggio l’abbiamo vinto, ma ci sono coppa Italia e Scudetto da centrare”.

Sul suo possibile ruolo in campo, Marrone conclude: “Io studio da regista: mi ispiro a De Rossi, anzi Yayà  Toure, quello del Barà§a. Ma lo capisco anche io che quando giochi con tipi come Pizarro e Liverani, gente che ad un tocco o due ti manda fuori giri tutto viene più facile. Fabio è uno increÃ?­dibile: l’altra sera aveva gli occhi anche dietro la testa? Il mio ruolo è di centrale daÃ?­vanti alla difesa: faccio il laÃ?­voro fisico, provo a impostaÃ?­re. Devo imparare a sfruttaÃ?­re la mia castagna da fuori e a inserirmi, come fa De Rossi, maestro nel genere: devo fare più gol. E se mi chiedete dove amo giocare, dico: uno dei due lì in mezÃ?­zo”.

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