2013

Juventus, Hamsik e Montolivo: i Top&Flop della dodicesima giornata di Serie A

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SERIE A TOP FLOP – Con i due positicipi, Fiorentina – Sampdoria e Juventus – Napoli, si è concluso anche il dodicesimo turno della giornata di Serie A. Ecco i protagonisti, in positivo e in negativo, della giornata appena trascorsa.

TOP

JUVENTUS – Difficile trovare il migliore in assoluto in una serata del genere: dalla meraviglia di Pirlo su punizione alla classe di Pogba, senza tralasciare le parate decisive di Buffon, il muro eretto da Barzagli e compagni in difesa, e la perfezione del duo d’attacco Llorente – Tevez. E, ovviamente, Antonio Conte, l’artefice di questa entusiasmante Juventus. Il messaggio per le avversarie è stato forte e chiaro: per lo Scudetto bisognerà vedersela con i bianconeri.

PEGOLO – Che fosse forte, questo si sapeva. Ma contro la Roma l’ex portiere del Siena va oltre: tre parate decisive su Ljajic, la prima, in controtempo, a dir poco miracolosa. Tiene in piedi la squadra, nonostante la poca collaborazione della difesa: l’unico in grado di superarlo è il compagno di squadra Longhi, con uno sciagurato tocco mancino. Ma anche Florenzi, pochi istanti prima, aveva sbattuto sul muro di Pegolo.

G. ROSSI – La notizia più per bella per la Fiorentina, ma anche per Cesare Prandelli: dopo il doppio infortunio al legamento crociato destro, il ‘Pepito’ nazionale sta pian piano tornando sui livelli del giocatore del Villareal. Contro la Sampdoria arriva a quota 11 gol in campionato in 12 partite, impreziosendo la gara con una gemma di sinistro che ha tolto le ragnatele dall’incrocio della porta di Da Costa.

J. ZANETTI – Il suo ritorno in campo è una notizia che ha reso felici tutti gli amanti del calcio. 845 partite con la maglia dell’Inter non gli sono bastate per dire basta dopo la rottura del tendine d’Achille rimediata lo scorso 30 aprile. E allora, a 40 anni, in meno di 200 giorni il capitano nerazzurro è tornato a giocare, e lo ha fatto a suo modo: pallone recuperato e via all’azione per il 2-0 di Nagatomo. La standing ovation tributatagli da San Siro è più che meritata: campione esemplare.

FLOP

CURCI – Un disastro. Alla fine riesce ad imporsi su Bardi per entrare nella specialissima classifica dei flop di giornata: incerto sul tiro – centrale – di Brivio, sviene incredibilmente sulla conclusione da fuori area di Livaja, dando l’impressione di essere più un portiere da oratorio che si scansa per evitare una pallonata sicura che un estremo difensore di Serie A. E dire che, dopo 11 giornate di nulla, era riuscito a sbloccarsi anche Rolando Bianchi…

HAMSIK – Un fantasma allo Juventus Stadium. Problema mentale o no, sta di fatto che dopo la sfida di Roma il numero 17 azzurro stecca un’altra grande partita: mai nel vivo del gioco contro la Juventus, ha sui piedi una sola occasione per pareggiare ma la spreca malamente. Con la fascia di capitano al braccio dovrebbe prendere per mano i compagni, ma, di fatto, non si vede mai. E si allunga la serie di big match falliti: colpa della mancanza di personalità?

MONTOLIVO – Il discorso, per certi versi, è simile a quello fatto per Marek Hamsik. Prestazione imbarazzante contro il Chievo: impreciso nei passaggi, lento e mai pericoloso con le sue conclusioni velleitarie. In più c’è l’aggravante del cartellino rosso, con cui rischia di compromettere definitivamente – ammesso che non lo sia già – la panchina di Allegri. Cose che, il capitano del Milan, non dovrebbe nemmeno sognarsi di fare.

HERNANES – Cercasi Profeta in zona Formello. Il brasiliano non riesce più a prendere per mano la sua squadra: un guizzo all’inizio del match, con assist ad Onazi, poi il nulla. Ed è solo una delle tante prove deludenti a cui Hernanes sta abituando i tifosi della Lazio. Ma il problema, più che il rinnovo, pare essere la stanchezza dopo una stagione lunga – Campionato, Coppa Italia ed Europa League – finita tardi per via della Confederations Cup. Urge recuperare energie, più mentali che fisiche.

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