2013
Juventus, Giovinco: “Del Piero irripetibile. Critiche…”
JUVENTUS GIOVINCO – Il rapporto controverso con la tifoseria bianconera non incide sull’umore di Sebastian Giovinco, polemico e al tempo stesso pronto a riconquistare il sostegno dei sostenitori. L’attaccante della Juventus, spesso oggetto delle critiche, ha parlato a La Stampa in vista della gara contro il Napoli: «Affrontiamo una grande squadra, la più vicina a noi in classifica, ma non sarà decisiva. Nove punti sarebbero un bel vantaggio, ma nel calcio nulla è mai scontato. C’è una grande rivalità, soprattutto negli ultimi anni. Ma finisce lì. Anche Claudio (Marchisio, ndr) si riferiva a questo. Io poi a Napoli ho molti amici. Com’è la stagione? Positiva, per quello che ho fatto io e ha fatto la squadra. Sono cambiate tante cose. I numeri sono dalla mia parte. Eredità Del Piero? Sono condannato ad avere sempre gente attorno che mi parla di Del Piero. Ma l’ho detto subito: io sono Giovinco. Alex è irripetibile, per chiunque sarà difficile eguagliarlo».
La Formica Atomica è poi passata a parlare delle critiche, chiarendo la sua posizione: «Esultanza dito davanti alla bocca? Indirizzato alla critica. Se riguardate le immagini, si vede chiaramente che non mi giro verso la curva ma alzo la testa verso un settore preciso. Non ce l’avevo con i tifosi, che sono liberi di fischiare chi vogliono. Lo dice la storia. Mi dispiace. Il clima può influire, io devo essere bravo a non farmi condizionare anche perché la stagione è al momento decisivo. Quel che c’era da dire l’hanno detto il mister e Buffon dopo la partita, sono stati chiarissimi. Non mi spiego perché si dica, ad esempio, che non sono da Juve. Siamo in testa con miglior difesa e secondo miglior attacco, siamo in corsa in Europa».
Giovinco, infine, guarda al futuro con la Juventus, la maglia azzurra e l’obiettivo Champions League: «Se resterò? Non faccio il dirigente, non sta a me rispondere. Vedemi altrove? No, assolutamente. E poi sono appena arrivato… Estate 2014 al Maracanà? Troppo presto, il Mondiale è lontano. Manca un anno e mezzo e tanto lavoro per dimostrare di meritare l’eventuale convocazione. La concorrenza è forte. In Champions stiamo facendo ottime cose. Ce la giochiamo con tutte, è la nostra mentalità».