2014

Juventus – Fiorentina, alle origini della rivalità

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SERIE A FIORENTINA JUVENTUS – Quello odierno sarà solo il primo di tre round nel giro di poco meno di due settimane. Juventus e Fiorentina, rivali storiche, sono pronte a darsi battaglia. Ma com’è nata la loro rivalità? Secondo quanto riferito da ‘La Gazzetta dello Sport’, alla base di tutto c’è la rivalità: a Firenze, viola nell’animo e nel sangue, Pisa, Livorno, Siena e compagnia si oppongono tifando Juve, nemica numero uno.

FATTI – Qualche episodio storico, però, c’è e va ricordato. 7 ottobre 1928: la Juventus umilia i rivali, presentatisi a Torino con molti dilettanti in formazione, sconfiggendoli per 11-0. Dai titoli dei giornali «Firenze, un…dici nulla?» si è passati ad una grande rivalità sul campo e fuori, purtroppo. Alimentata anche da quanto accaduto il 22 febbraio 1953: i bianconeri, cinici e spietati, annientano i viola, ridotti in nove uomini per infortuni (i cambi non erano consentiti).

FATTACCIO – Fino al 16 maggio 1982, quando, all’ultima giornata, le due squadre lottano per lo Scudetto, essendo a pari punti in testa alla classifica. I viola vengono stoppati per 0-0 a Cagliari, mentre la Juventus vince per 1-0 a Catanzaro, grazie ad un rigore assegnato dall’arbitro Pieri. Apriti cielo: Zeffirelli, regista viola, e Pontello, presidente, attaccano Agnelli. Polemiche, denunce e querele: la rivalità tocca il culmine.

AFFARI – Poi, nella primavera del 1990, la squadra torinese ha la meglio dei toscani in finale di Coppa Uefa (3-1 all’andata, 0-0 ad Avellino sul neutro) e… le due società iniziano a fare affari. Pontello, bisognoso di soldi cash, è costretto a cedere Roberto Baggio, il suo gioiello: a chi? Alla Juve, ovviamente. Proteste, scontri e contusi: a Firenze la scelta non fu minimamente gradita. 

TEMPI RECENTI – Fino ad arrivare ad oggi, quando Elkann ha dato del ‘nano’ a Della Valle e quest’ultimo dell’imbecille al rampollo bianconero. Tutto, dunque, fa presupporre ad un vero e proprio spettacolo: sul campo, ovviamente.

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