2018
Juventus, col FFP non si vince in Europa
La Juventus costretta a fare i conti con la sua strategia finanziaria: corretta, virtuosa, ma vincente fino ad un certo punto
Da una parte la certezza di operare nell’alveo delle regole. Dall’altra la consapevolezza che quelle regole non valgono per tutti. E allora c’è un inghippo, un problema che di fatto impedisce alla Juventus di primeggiare in Europa così come avviene da anni in Italia. Il riferimento è al Financial Fair Play, il regime imposto dall’Uefa ormai diverso tempo fa per cui si può spendere ciò che si incassa: senza sforare, senza indebitarsi, salvo sanzioni.
Tutto lecito, se non fosse che le concorrenti europee della Juventus di questa regola si fanno beffe da tempo. E questo accade perché possono permetterselo: le inglesi possono attingere dagli introiti spropositati derivanti dalla Premier League, gli sceicchi (vedi PSG) delle sanzioni non hanno paure, e le spagnole hanno una fiscalità diversa (Galliani dixit) e possono contare sugli aiuti delle banche. Così il punto è il seguente prendersela con la proprietà della Juventus che non spende l’impossibile sul mercato è il giusto atteggiamento? Forse sarebbe meglio fare qualche domanda all’Uefa: regole uguali per tutti, limiti per tutti o per nessuno. Ma forse è chiedere troppo…